Quando la timidezza deve fare scattare un campanello di allarme ?

Buongiorno, ho una bella bambina di due anni, che ha sempre dimostrato di essere molto " presente " ed attenta e capace di grande concentrazione nel provare a fare qualcosa. Ascolta le conversazioni che ho con altri adulti mentre lei fa' altro e dopo ore mi riporta alcuni dettagli; parlotta - seppur con molte parole pronunciate ancora sommariamente - costruendo veri e propri pensieri e considerazioni. Insomma una bambina direi piuttosto intelligente e sensibile. Non è mai stata particolarmente " aperta " ai rapporti con estranei, anzi è sempre stata direi riservata ( a pochi mesi piangeva se un estraneo la guardava insistentemente negli occhi ), però prima del lockdown frequentavamo il parco giochi tutto sommato con serenità. Dopo i mesi di isolamento forzato abbiamo avuto invece grosse difficoltà a reinserirci in un contesto sociale: uscendo aveva paura di qualsiasi rumore ( una gru, un autobus ) e perfino dei bambini, specie se più piccoli di lei e se particolarmente socievoli. Con il passare dei giorni la situazione è nettamente migliorata, la bambina ha preso nettamente più sicurezza, ma mostra ancora timore verso per esempio una persona anziana con bastone che la saluta o nei confronti di bambini, direi solo se più piccoli di lei o coetanei, fino a voler talvolta chiedermi di andare via. Se può essere utile, preciso che non ha mai frequentato un asilo nido, è stata con me fino ai 18 mesi e poi con la nonna ( mia mamma ) solo la mattina. Prende ancora il mio latte, ed è molto legata a me come immagino tutti i bimbi della sua età, ma per fare un esempio, si addormenta solo con me. Vorrei sapere se i comportamenti di mia figlia necessitino di un supporto esterno o se rientrino nella molteplice varietà degli atteggiamenti dei bimbi. E se ci possono essere accorgimenti miei che possano fare vivere piu' serenamente alcune situazioni a mia figlia, che a casa è splendidamente solare e gioiosa. Non voglio cambiare una inclinazione di mia figlia, solo aiutarla ad essere più serena. Grazie.

Buongiorno, da quello che scrive è avvenuto un cambiamento dopo la quarantena, periodo in cui siamo rimasti in casa lontani dalla socialità. Per una valutazione maggiormente approfondita e per aiutare sua figlia nel miglior dei modi, le consiglio di contattare uno psicologo. Non si cambierebbe la sua inclinazione ma si lavorerebbe verso la sua serenità e verso relazioni con i coetanei serene.