Dott.ssa Anna Antinoro

Dott.ssa Anna Antinoro

psicologo, psicoterapeuta, analista transazionale

Come posso curare questo mio stato?

Buonasera, mi chiamo Alessandro e ho 18 anni,vi scrivo perchè circa 4 mesi fa,mia nonna (paziente terminale) se ne è andata in casa mia. Ero presente nel momento del trapasso ma ciò non peggiorò la mia situazione, anzi mi creò una situazione di pace interiore e di serenità visto che aiutai parecchio lei e mia madre che la assistiva. Due settimane dopo se ne andò un carissimo amico di famiglia,da quel giorno in poi iniziò un crollo psico-fisico. Dolori al petto,fiato corto,insonnia,dolori localizzati sulle braccia e sul petto. Successivamente parlai con il mio medico di famiglia e mi disse che non avevo problemi ma era un fatto mentale.. Mi tranquillizzai e mi passarono tutti questi sintomi. Due settimane fa,mentre stavo prendendo sonno avevo le palpitazioni e mi si prese un attacco di panico,una specie di formicolio sul petto misto a dolore ed ero agitatissimo. Come posso curare questo mio stato,mi servirebbe un aiuto! grazie in anticipo e questo forum è fantastico!

Buona sera Alessandro,

io penso che lei stia attraversando un momento naturale nell'elaborazione di lutti importanti. Quando si vede qualcuno stare male, soprattutto se è un affetto, si creano delle situazioni stressanti che accumulate nel tempo, possono portare ad avere delle difficoltà (disturbo del sonno, ansia, somatizzazioni, ecc).

Lei ha vissuto in poco tempo la perdita di due persone, una "prevista" e l'altra improvvisa. Questo può averla portata ad accusare il colpo e a trasformarlo in un Disturbo Post Traumatico da Stress. La descrizione che fa dei suoi sintomi fanno pensare ad un attacco di panico (uno stato in cui ci sono emozioni accumulate forti e difficoltose da gestire).

Le consiglio di chiedere una consulenza ad uno psicoterapeuta in modo che possa focalizzare l'attenzione su cosa le sta accadendo ed elaborare le situazioni che ha vissuto. La perdita di qualcuno rattrista e, se improvvisa, spaventa e fa contattare l'impotenza con cui a volte ci si ritrova a fare i conti.

Resto a disposizione