Dott.ssa Anna Bon

leggi (3)

Dott.ssa Anna Bon

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Bambino inconcludente

Buongiorno
scrivo per chiedere un aiuto riguardo al comportamento da tenere con mio figlio, 8 anni.
Il bambino si interessa ad un sacco di cose ma sfortunatamente, dopo un inizio travolgente, non ne porta nessuna avanti.
Esempio- dice di essersi innamorato di uno strumento musicale- viene iscritto a scuola e dopo 5 mesi non ha mai spontaneamente preso lo strumento da solo per suonare.
Alla prospettiva di chiudere con le lezioni si dispera ma poi non fa nulla di concreto per alimentare la sua " passione".
Le possibilità a mio avviso sono due:
1 si chiude con la scuola di musica archiviando anche questo come un "ho provato ma non mi piace"
2 si insiste per dimostrargli che se si è preso un impegno lo so deve portare avanti,
Cosa mi consigliate?
Grazie

Buongiorno,

innanzitutto complimenti per essersi interrogata su quale sia il modo migliore di affrontare la questione. Spesso capita di agire velocemente in base a quanto si ritiene "giusto", senza dare l'adeguata importanza a quale potrebbe essere il vissuto del bambino di fronte alla decisione dell'adulto.

Sarebbe importante comprendere cosa pensi e viva suo figlio, quali spiegazioni dia rispetto a questo comportamento che sembra partire da una grande spinta e poi spegnersi poco per volta. Innanzitutto, normalizzerei un po' la questione, sperando che la aiuti a rasserenarsi un po': in una certa misura, l'indecisione e l'incostanza possono far parte di quest'età. I bambini hanno bisogno di sperimentare e sperimentarsi su più fronti per costruire la propria identità, comprendere ciò che piace, scoprire talenti o attitudini. Certamente, a tutto ciò va data una certa disciplina, e qui entra in campo l'adulto.

Se, come nel suo caso sembra, questa "inconcludenza" è abbastanza generalizzata, vale la pena fermarsi a comprendere cosa ci stia sotto. Provate ad aprire un dialogo che permetta di comprendere quali ragioni sottendano a questo suo mollare, cerchi di indagare se vi siano paure, bisogni di gratificazione o riconoscimento che non arrivano nella forma che lui si aspetta, se teme confronti con qualcuno, se non si senta capace di reggere l'eventuale frustrazione di non riuscire bene e preferisca quindi mollare. Molte di queste dinamiche trovano spiegazione all'interno delle relazioni familiari, bisogna solamente "decriptare" il messaggio per renderlo intelligibile.

I bambini hanno competenze diverse da quelle degli adulti, ma le hanno. Laddove trovi difficoltà non se ne vergogni e chieda un aiuto esperto, non c'è nulla di male. Anzi. Potrebbe ottenere degli strumenti in più per fronteggiare la sua difficoltà e tratte benefici nella relazione generale con suo figlio.

Le auguro di risolvere la questione,

Cordiali saluti.

Dr.ssa Anna Bon 

domande e risposte

Dott.ssaAnna Bon

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R. - Treviso

  • Problematiche affettive e relazionali
  • Disturbi d'Ansia e dell'Umore
  • Miglioramento autostima e rapporto con il corpo
  • EMDR per il trattamento di grandi traumi o piccoli eventi stressanti
  • Progetti di promozione della salute e prevenzione del disagio
  • Sostegno psicologico ad orientamento sistemico-relazionale
CONTATTAMI