Dott.ssa Anna Stefania D'Antuono

Dott.ssa Anna Stefania D'Antuono

Psicologa, Psicoterapeuta

Ho preso a schiaffi il mio ragazzo ossessivo

Salve, mi chiamo Claudia e ho 21 anni. Sono fidanzata da 9 mesi con un ragazzo di 26 anni. Prima di lui non ero mai stata fidanzata o meglio, mai niente di importante, per cui ho fatto fatica ad entrare nell'ottica di fidanzata. Abituata a stare da sola e a fare tutto per conto mio, mi sono ritrovata a dover considerare tante cose e in più con un fidanzato super geloso. Lui al contrario aveva avuto molte storie, anche durature ma da lui definite poco importanti. Per tale motivo con me, unica ragazza a cui veramente tiene, ha assunto un comportamento eccessivamente geloso, per me un po' ossessivo. All'inizio ci sono state discussioni su dei miei atteggiamenti reputati da lui maliziosi, per cui abbiamo litigato ripetutamente anche dopo aver chiarito, perché puntualmente ad ogni discussione venivano di nuovo a galla. Su questi atteggiamenti ho riflettuto e ho cercato di guardarli dal suo punto di vista,considerando il fatto che avendo più esperienza di me effettivamente poteva aver ragione lui. Negli ultimi tempi però qualcosa è cambiato in me. Quando litigo con lui su cose che lui non accetta e che secondo me non sono poi così gravi, io che sono abbastanza orgogliosa, cerco in tutti i modi di far valere le mie ragioni e non riuscendoci, dopo aver urlato a squarciagola, arrivo ad alzare le mani, come se fosse l’unico modo per farlo fermare un attimo, per farlo smettere di parlare e accusarmi. Durante l’ultima litigata sono rimasta davvero sconvolta da me stessa. Di fronte alla sua faccia arrabbiata che mi guardava in cagnesco, non riuscivo a non sentire la voglia di dargli uno schiaffo. E infatti gliel’ho dato, anche più di uno, e mi sento in colpa. E mi chiedo : il mio comportamento violento è una conseguenza del fatto di avere un fidanzato ossessivo che non accetta niente, e che convinto delle sue ragioni non mi fa parlare… o è dovuto al mio carattere? Sono una persona davvero violenta?… Io si, sono orgogliosa, ma non avendo avuto storie precedentemente non posso nemmeno fare un confronto, sapere se mi sarei comportata allo stesso modo con gli altri o se è solo lui a provocarmi in questo modo. Inoltre , poiché l’ultima volta che abbiamo litigato, lui di fronte ai miei schiaffi avrebbe quasi voluto reagire e ha paura di poterlo fare un giorno,magari in un momento di stress, non vorrei che questa storia finisse lasciando che lui si convinca di essere una persona che potrebbe picchiare una ragazza… io non penso che sia così e non vorrei che lo pensasse… Ma prima di questo vorrei non arrivare io a quei livelli, perché effettivamente come lo faccio io contro di lui, un giorno potrei meritare anche io qualche schiaffo come risposta. Non so se mi sono fatta capire…

Gentile Claudia,

secondo me il suo problema, il suo malessere è da ricondurre principalmente al tipo di relazione che si è instaurata col suo ragazzo: una relazione improntata al controllo e ad un gioco di potere per cui le sono state fatte richieste di cambiamento sempre più pressanti.

Lei ha alzato le mani e adesso si strugge nei sensi di colpa, ma chiunque, anche un santo, reagirebbe ad un rapporto così soffocante e disconfermante con un aumento dei livelli di rabbia e aggressività. Con questo non voglio certo "giustificare" il suo comportamento, voglio solo mettere in luce che forse queste sberle che sono volate sono un segnale del fatto che lei ha raggiunto una sorta di soglia di sopportazione di tutte queste emozioni negative, oltre la quale c'è solo l'agito.

Le do un consiglio che le sembrerà forse banale ma che scaturisce da anni di lavoro con le coppie: se il suo ragazzo non la accetta per quello che lei è, se la copre di critiche e le chiede continuamente di cambiare per lui, di adattare il suo comportamento e i suoi modi di essere alla sua sensibilità (per altro piuttosto spiccata), non si incaponisca troppo nel portare avanti un rapporto che fa male a entrambi: in amore, o ci si accetta o ci si lascia. Cordialmente

domande e risposte articoli pubblicati

Dott.ssaAnna Stefania D'Antuono

Psicologa, Psicoterapeuta - Venezia

  • Cura degli attacchi di panico
  • Disturbo ossessivo compulsivo
  • Depressione Post Partum
  • Disturbi alimentari
  • Percorsi di elaborazione del lutto
  • Aiuto psicologico alla coppia
  • Depressione
  • Disturbi dell'umore
  • Problematiche di somatizzazione, relazionali e affettive, di dipendenza
  • Problematiche adolescenziali e sostegno a familiari di adolescenti
CONTATTAMI