Dott.ssa Anna Stefania D'Antuono

Dott.ssa Anna Stefania D'Antuono

Psicologa, Psicoterapeuta

Soffro di ansia, ho avuto un solo attacco di panico e molti altri che sono riuscito a controllare.

Salve a tutti, scrivo perchè ormai sono quasi 2 anni che sono in questa condizione. Credo che a dicembre siano 2 anni esatti. Sono sempre stato una persona molto solare dopodichè a 18 anni ho trovato una ragazza con cui ho intrapreso una lunga relazione. Ora senza scendere nei particolari questa ragazza a cui ho voluto molto bene ha inciso particolarmente la mia vita. La ragazza in questione aveva un carattere molto irritabile mentre io ero una persona molto tranquilla, calma e paziente ma molto introversa. Nel terzo anno della relazione con lei credo che in me si sia “rotto qualcosa“ sono ad un tratto diventato irritabile più di lei e non facevo altro che stare a casa e guardare la tv in particolare anime giapponesi che mi piacciono molto. Nel frattempo, mi ero interessato molto anche alla mia religione alla spiritualità cristiano cattolica. Ho comprato libri “assurdi“ che mi hanno dato un immagine di un Dio cattivo che punisce tutti per qualsiasi errore. Morale della favola ad oggi soffro di ansia ho avuto un solo attacco di panico e molti altri che sono riuscito a controllare. La mia vita sembra essersi fermata, e come se non vivessi più, ho apatia per tutto (anche per aver letto libri che praticamente hanno messo dentro di me che solo i preti sono persone che hanno lo scopo più alto e più sublime nella vita ma io non voglio affatto farmi prete) innumerevoli sensi di colpa, dubbi sul lavoro che ho scelto (faccio l'informatico). Mi sento estremamente solo perchè quando mi son messo con la mia ex ragazza non ho più coltivato alcuna relazione. Nei primi periodi di questa mia “ansia-depressione“ avevo fitte al cuore mi sa si chiamano extrasistole, pesantezza alla testa quasi per tutta la giornata nausea, paura di morire ecc ecc ecc. Ho fatto così tanta introspezione da rendermi conto da solo di essere entrato in depressione. Insomma sto messo male e anche volendo non posso permettermi di spendere soldi per me stesso visto che abbiamo comprato casa (io e i miei genitori) ho dato tutti i miei soldi a loro perchè sono le uniche persone per cui credo mi sia rimasto amore. Spero in numerose risposte. Non auguro a nessuno quello che ho sofferto e che ancora soffro. Grazie

Gentile Tommy

la costruzione, il mantenimento e la rottura sono tre momenti della storia di un legame affettivo  molto impegnativi, che fanno affiorare in ogni persona emozioni, vissuti e problematiche diverse che dipendono dalla sensibilità personale e dal modo in cui sono state vissute ed interpretate le passate esperienze affettive in ciascun individuo.

Nel suo caso mi sembra che l'emozione che più è entrata in gioco nelle diverse fasi della storia della coppia che formava con la sua ex (da quanto ex?) è l'ansia, sotto forma di panico, sintomi localizzati sul corpo, paura di morire....

L'ansia è un'importantissima e utilissima emozione che segnala la paura per un pericolo reale o, è questo il suo caso, percepito come reale ma in realtà immaginato. Quale può essere stato il pericolo che lei ha immaginato/ intravisto nello stare in coppia con questa ragazza? Forse l'eccessivo coinvolgimento, visto che per stare con lei ha trascurato tutti gli altri rapporti significativi? Questa ragazza che lei descrive come un pò difficile le ispirava abbastanza fiducia da lasciarsi andare nell'investire affettivamente e senza timori di alcunchè nei suoi confronti? E questo improvviso ritiro affettivo dalla sua ex ragazza manifestatosi sotto forma di interesse per i manga e per la lettura di testi di argomento religioso a quale momento della storia della coppia potrebbe essere collegato?

Tutte queste domande sono finalizzate a suscitare in lei interesse e curiosità per la sua storia d'amore (purtroppo finita) perchè secondo me approfondire alcuni punti rimasti un pò oscuri le sarebbe utile per un semplice motivo: quando non si capisce qualcosa del proprio comportamento, si tende a ripetere.

Il miglior modo per controllare un'emozione indesiderata (nel suo caso l'ansia) è quello di studiarla, capirla, focalizzarla e darle un significato.

Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.

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Dott.ssaAnna Stefania D'Antuono

Psicologa, Psicoterapeuta - Venezia

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