Problemi alla materna, le maestre mi dicono di fare un controllo psicologico cosa fare?

Salve, sono Angela, mamma di un bimbo di 4 anni che frequenta il secondo anno di materna. A meno di un mese dall'inizio della scuola, la maestra mi dice che deve parlarmi. Inizia con: 'Non ti voglio spaventare, ma te lo devo dire'. Dice che il bambino capita che dice cose fuori luogo, non inerenti al contesto di cui si sta parlando (ciò raramente capita anche a casa). A domande del tipo: 'Come si chiamano i tuoi nonni o i tuoi genitori?', non risponde, ma vi assicuro che li sa, perché a casa risponde senza problemi. Devono imboccargli le risposte a delle domande dopo una storia, e faticano molto in questo, oppure risponde ma con cose non vere. Tutte queste cose non capitano in modo costante, ma capitano. Tanto la maestra ha iniziato a scriversi tutto. A casa, a parte la prima difficoltà che ho scritto io, non riscontro altro. Mi hanno chiesto di fare un controllo da uno psicologo infantile, dove io ci sono già stata due volte perché, quando era più piccolo (2 anni), non parlava. Io lì mi sono preoccupata. Il dottore ha visto mio figlio due volte: la seconda volta il bambino parlava e anche tanto e rispondeva alle domande che gli venivano fatte. La cosa è finita là. Ora non so cosa fare: devo riportarlo? Premetto che io noto miglioramenti nel senso che lui l'anno scorso ha pianto tutti i giorni la mattina; quest'anno entra tranquillo, non faceva mensa (era un incubo per lui), ora resta e mangia, non mi raccontava nulla di quanto fatto a scuola, ora sì. Potrebbe essere che il bambino vada in soggezione o ansia? Quando parlo con le maestre, si nasconde dietro di me, o se mi deve far vedere un disegno aspetta che usciamo. Il rapporto con i compagni è buono, è socievole, non ha alcun problema. Sono una mamma preoccupata. Grazie per i vostri riscontri, qualora ci saranno."

Cara Angela, è il caso di programmare un'altra consulenza per il bambino, al fine di indagare sulle cause dei comportamenti descritti che potrebbero essere rintracciabili in contingenze non sospette che e aver consolidato un disagio che viene vissuto nuovamente dal piccolo nelle circostanze descritte. Individuare la causa è utile anche ad evitare la reiterazioni di comportamenti rinforzanti. 
Saluti.

Dott.ssa Annalisa Topputo