Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Tra la figlia del mio compagno e il lavoro mi sembra di non respirare più

Ho conosciuto il mio compagno quando sua figlia aveva 9 mesi dopo 4 mesi lui di sua spontanea volontà ha deciso di trasferirsi a casa mia e io non ho fatto nulla per impedirlo anche se all'inizio ho sofferto questa sua presenza costante dato che ero abituata a vivere sola e ad avere molto tempo per me. Inizialmente nei giorni in cui aveva la bambina (c.ca 10 notti al mese ) da 1 anno di età ai 2 durante la settimana lui andava da sua mamma mentre il fine settimana veniva a casa mia. Da un anno e mezzo a questa parte dato che la bambina ha iniziato il nido viene sempre a casa mia e la bambina ( veramente iper attiva e vivace ) mi ha presa al 100% come suo unico punto di riferimento ( vuole giocare sempre con me, fare il bagno, mangiare, andare in bagno ...qualunque cosa la vuole fare con me h.24. Il punto è che io già lavoro tanto tutta la settimana e per metà dei giorni ora ho anche la bambina da tenere anche durante le festività. Lo amo ma inizio a sentirmi soffocare a non avere più una vita ... ormai le mie amiche che prima vedevo una volta a settimana le vedo una volta al mese perchè non ho più tempo. Non esco più, non ho più tempo per andare in palestra o fare qualcosa per me. Più volte ho provato a dire al mio compagno che non ce la faccio arrivando quasi a lasciarlo ( perchè poi io sbotto con lui quando sono esausta ) ma vedo che lui trova sempre la soluzione per un mesetto ( tipo andare a dormire da sua mamma quando ha la bambina almeno in settimana ) salvo poi tornare a riportarmela a casa dopo qualche settimana quando le acque si sono calmate.

Capisco, sembra che tu sia davvero in una situazione complicata e faticosa. È difficile trovare un equilibrio tra le proprie esigenze e quelle di chi ci sta intorno, soprattutto quando si è diventati un punto di riferimento così importante per una bambina vivace.
Hai mai pensato di parlare con un consulente familiare o un terapista? A volte un punto di vista esterno può aiutare a trovare soluzioni che potrebbero non essere immediatamente evidenti. Anche trovare un modo per riprenderti un po' di tempo per te stessa, magari con l'aiuto di una babysitter o chiedendo al tuo compagno di prendersi più responsabilità, potrebbe essere utile.
Forse puoi iniziare con piccoli cambiamenti, ad esempio stabilire dei momenti specifici in cui ti dedichi a te stessa, come andare in palestra o uscire con le amiche, e assicurarti che siano rispettati.
Tu sei importante quanto chiunque altro, e trovare tempo per il tuo benessere non è egoistico, ma necessario per mantenere un equilibrio nella tua vita. Sei stata estremamente generosa e comprensiva, e ora è il momento di prenderti cura anche di te stessa.

Per ulteriori informazioni puoi contattarmi

Dott.ssa Antonella Bellanzon, mail: bellanzon@virgilio.it

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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