Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Sensi di colpa per la morte di mio padre

Purtroppo dopo la morte improvvisa di mio padre la mia a è solo sopravvivenza lui è morto per ulcera perforata forse a causa di antiinfiammatori che aveva preso, di avvisaglie ne aveva date ma non ci ho fatto caso perché soffriva spesso di colite e non ci ho dato peso, poi qualche giorno prima che di sentisse male ho spruzzato della candeggina per pulire il lavandino e vicino ad esso c era la caffettiera scoperta del caffè che lui poi ha bevuto, ripensando a questo penso che se qualche goccia di candeggina avesse contaminato il caffè allora la sua morte sarebbe stata provocata da me e questo mi devasta dentro. Tutti mi tranquillizzano dicendo che non è possibile ma io non riesco a scacciare questo pensiero e sto malissimo.

Cara Maria, mi dispiace tanto per il dolore che stai vivendo. Perdere una persona cara, soprattutto in modo improvviso, è un trauma enorme, e i sensi di colpa sono una reazione molto comune. Quando affrontiamo una perdita così dolorosa, la nostra mente cerca disperatamente una spiegazione, un senso, e spesso finisce per attribuirsi colpe che in realtà non ha. Quello che descrivi – la paura che qualche goccia di candeggina possa aver avuto un ruolo nella morte di tuo padre – è il frutto di questo meccanismo. Ma devi sapere che non sei responsabile della sua morte. L’ulcera perforata è una condizione medica seria, e i medici stessi attribuiscono la causa a fattori ben noti, come l’uso di antinfiammatori e altre condizioni pregresse. Se ci fosse stata una contaminazione con la candeggina, tuo padre avrebbe avvertito un sapore strano, sintomi immediati o segni di intossicazione molto diversi. È comprensibile che il tuo dolore ti porti a pensare in questo modo, ma devi sapere che il senso di colpa che provi non è la realtà, è solo il riflesso della tua sofferenza. Tu hai amato tuo padre e hai fatto del tuo meglio con le informazioni che avevi in quel momento. Nessuno può prevedere tutto, nessuno può avere il controllo totale sulla salute degli altri. Ciò che conta è l’amore che gli hai dato in vita, i momenti che avete condiviso, il bene che gli hai voluto. Se il dolore diventa troppo difficile da gestire, parlane con  un professionista. Non devi affrontare tutto da sola.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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