Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Mia madre è attaccata morbosamente a me.

Salve Dottori e grazie in anticipo. Mia madre è attaccata morbosamente a me. Nel 2022, 3 anni fa, ha avuto un'embolia polmonare e da lì, non è mai più stata libera e non vive, e non fa vivere neanche gli altri. Praticamente ogni mese si inventa qualcosa per la quale sta male. Una volta non ci vede bene, e quando ci vediamo per un'ora, per bere un caffè ad esempio, passa il tempo a parlarne. Un'altra volta sostiene di avere parassiti in casa che non la fanno dormire. Un'altra, ha male al fegato o alla milza. Il discorso è che parla SOLO di questo, e nonostante i tentativi di tranquillizzarla, di dirle che non c'è alcun parassita, che i dolori possono semplicemente essere intercostali, insiste. Di conseguenza ci sono sempre cose da fare, una volta deve correre in ospedale e un'altra volta bisogna buttare i mobili, oppure è urgente andare in farmacia a prendere questo o quello. Insomma, viviamo in un costante stato di ansia ed emergenza. Sta rovinando la mia vita, è diventata insopportabile. Non posso permettermi di scriverle un messaggio, perché la conversazione verte immediatamente sul suo stato di salute, sul quanto sia "nei guai fino al collo". Capita più volte che mi dica cose del tipo "non mi abbandonare", oppure, "io qui sono nella m*rda". Non mi permette di pensare ad altro, di distrarmi. È come se volesse ricordarmi in continuazione che lei sta male, che ha bisogno di me. Questo mi provoca uno stato di grande ansia e tristezza. Viviamo vicini, quasi nello stesso palazzo, e la mia compagna è incredibilmente paziente, ma anche lei non ne può più. Cosa posso fare? Di cosa soffre? Vi ringrazio in anticipo della risposta

Francesco, tua madre sembra fissata su sintomi fisici, nonostante i vari tentativi di rassicurazione. Questo schema – in cui piccole sensazioni vengono interpretate come segnali di gravi malattie – è tipico di quello che in ambito clinico viene definito disturbo da sintomi somatici o, in maniera più colloquiale, ipocondria. Si tratta di una condizione in cui l’ansia per la salute diventa così pervasiva da influenzare la vita quotidiana. La costante richiesta di attenzioni e il timore di essere "abbandonata" indicano una forte dipendenza emotiva. Tua madre, da un lato, manifesta una grande ansia per il proprio stato di salute, mentre dall’altro sembra cercare in te una fonte costante di rassicurazione e supporto. Questo legame eccessivamente dipendente può rendere difficile per te e la tua compagna mantenere i vostri spazi emotivi e vivere serenamente.
Cerca di esprimere a tua madre, in maniera calma e rispettosa, come il continuo focalizzarsi sui problemi di salute stia influenzando anche te e la vostra vita quotidiana. Sarebbe utile che tua madre si confrontasse con uno psicologo,  specialmente se il suo modo di vivere l’ansia sta compromettendo la qualità della vita sua e della famiglia. Anche per te e la tua compagna potrebbe essere prezioso un supporto terapeutico, per gestire lo stress e imparare strategie di coping efficaci. Considera la possibilità di un percorso di terapia familiare così da affrontare insieme le dinamiche relazionali e stabilire nuovi modi di comunicare.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

domande e risposte articoli pubblicati

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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