Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Ansia e paura in bambino di 10 anni

Buonasera, mio figlio ha 10 anni e mezzo e da circa un mese manifesta ansia, in particolare ha paura di potersi ammalare e morire. Questa ansia, accompagnata da pensieri ricorrenti, gli prende soprattutto la mattina appena sveglio e nel tardo pomeriggio se siamo in casa, se invece è impegnato a scuola o nello sport o in altre attività è più sereno. E' sempre stato un bambino intelligente, sensibile, timido e un pò chiuso ma comunque allegro e gioioso. E' molto insicuro e su di lui pesa molto il giudizio degli altri, soprattutto dei suoi coetanei. A scuola gioca e parla con tutti ma non ha trovato un amico con cui ha legato più profondamente e forse per questo si sente un pò solo. Va precisato che questa ansia di avere una malattia si è manifestata in concomitanza con un grave incidente accaduto a mia madre, quindi sua nonna, che mi ha costretta a lasciarlo più spesso solo (con il papà o amici o baby sitter) per poter assistere mia madre, parlare con i mediti etc etc. Mia madre è fuori pericolo ma la riabilitazione sarà lunga e dolorosa, io sono spesso stanca e preoccupata e temo che anche questo mio stato possa renderlo ancora più angosciato. Lui è sempre stato molto attaccato a me e in questo momento lo è ancora di più. Cosa posso fare per aiutarlo? Avere paura delle malattie cosa significa? Grazie per la vostra disponibilità

Ilaria,  capisco bene la tua preoccupazione. È normale che, dopo un evento traumatico come l’incidente della nonna, il bambino possa sviluppare ansie, in particolare riguardo alla propria salute e alla possibilità di ammalarsi. Quando si manifesta l’ansia soprattutto a casa, nelle ore in cui il silenzio e la mancanza di distrazioni fanno emergere le paure, mentre durante la scuola o lo sport si distrae, è un segnale che l’attività e la socialità lo aiutano a gestire lo stress. Il timore di ammalarsi e morire in un bambino può essere il riflesso di una generale ansia e insicurezza, amplificata da eventi stressanti in famiglia. Vedere una persona cara (in questo caso la nonna) vivere un momento difficile può far sì che il bambino metta in relazione la malattia a una minaccia vicina. Questo è un meccanismo di reazione allo stress che, in alcune situazioni, porta a focalizzarsi eccessivamente su possibili pericoli per la propria salute. Cerca di parlare con lui in modo calmo e rassicurante. Invitalo a esprimere le sue paure, ascoltandolo senza giudicare. Spiegagli, con parole semplici, che è normale avere dei timori ma che lui è al sicuro e che tante persone sono lì per prendersi cura di lui. Considera la possibilità di farlo seguire da uno psicologo infantile. Un esperto potrà lavorare con lui per aiutarlo a comprendere e gestire le sue paure, dandogli strumenti per fronteggiare l’ansia. Ricorda che il tuo supporto e la tua presenza sono fondamentali per rassicurarlo. È importante anche che tu, in questo momento di preoccupazione, cerchi di gestire il tuo stress; spesso il benessere del bambino riflette anche l’equilibrio emotivo dei genitori. Se noti che l’ansia persiste o peggiora, non esitare a rivolgerti a un professionista che possa offrirvi un supporto più specifico.

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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