Richiesta di aiuto per mia figlia di 15 anni
Volevo chiedere aiuto condividendo la situazione difficile che stiamo vivendo con nostra figlia di 15 anni. Tutto è iniziato quando, a 12 anni, ho scoperto che fumava. Da allora, la mia angoscia è cresciuta. Ho cercato di seguirla e ho intrapreso un percorso di terapia per ricevere consigli, ma non sono mai riuscita a modificare il mio stile genitoriale, che spesso si è rivelato autoritario e contraddittorio. Da un lato, imponevo regole, dall'altro cedevo ai suoi capricci. Mio marito, invece, tendeva a minimizzare la situazione, sostenendo che nostra figlia fosse una brava bambina. Per un periodo, sembrava che le cose stessero migliorando: il primo anno di liceo è stato positivo. Tuttavia, quattro mesi fa, ha iniziato a fumare hashish e a frequentare una compagnia molto negativa, composta da spacciatori e persone che fanno uso di droghe. Ha smesso di vedere le amiche positive e ha ripreso a frequentare vecchi amici delle medie con abitudini dannose. In famiglia, la situazione è diventata insostenibile. Io sto cercando di mantenere uno stile genitoriale più dialogante, mentre mio marito esprime solo rabbia e delusione nei confronti di nostra figlia. Ci siamo rivolti al centro di neuropsichiatria adolescenziale della zona, e lei ha iniziato un percorso con una psicologa. Purtroppo, non vediamo miglioramenti: non studia, passa tutto il giorno con il cellulare e, a parte un minimo di ordine nella sua camera, non fa altro. Questa situazione ci sta distruggendo. Non sappiamo più cosa fare. Io voglio cambiare per cambiare la situazione, ma non sono capace
Ciao Paolini, innanzitutto voglio dirti che la situazione che stai affrontando è estremamente difficile e complessa, e apprezzo il coraggio che hai dimostrato nel condividerla. È normale sentirsi sopraffatti quando si tratta di affrontare le sfide dell'adolescenza e cercare di trovare un equilibrio tra supporto e disciplina.
Purtroppo, quando un adolescente si trova in difficoltà, spesso i genitori vivono anche un senso di colpa o di impotenza, ma è importante ricordare che nessun genitore è perfetto e che quello che conta è il tentativo continuo di migliorarci. Il fatto che tu voglia cambiare per aiutare tua figlia dimostra il tuo impegno e il tuo amore.
Ecco alcune cose che potreste provare: 1) Continuare il dialogo: So che non è facile, ma mantenere una comunicazione aperta e empatica è fondamentale. Cerca di ascoltarla senza giudicarla, mostrando interesse genuino per i suoi pensieri e sentimenti. 2) Coinvolgimento graduale: Puoi proporre attività insieme, magari qualcosa che sapete che le piace, per ricostruire gradualmente il rapporto. 3) Consulenza familiare: Dal momento che ci sono approcci diversi tra te e tuo marito, potrebbe essere utile considerare un percorso di terapia familiare, in cui tutti possano esprimersi e ricevere supporto professionale. 4) Riconsiderare il supporto psicologico: Anche se al momento sembra che il percorso con la psicologa non stia dando risultati visibili, dare tempo e costanza è importante. Potreste anche valutare un professionista diverso, se necessario. Rimanere uniti come famiglia e mostrare un fronte di sostegno, piuttosto che di conflitto, può fare una grande differenza. Le decisioni e i cambiamenti non accadono dall'oggi al domani, ma ogni piccolo passo positivo conta. Tua figlia è ancora giovane, e c'è speranza per un percorso di miglioramento.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara