Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Come lo lascio andare?

Comincio a dire che sono sposata da 24 anni con il mio primo fidanzato ho una figlia di 16 anni e fino a qualche mese fa nonostante i nostri problemi matrimoniali dovuti ad una scarsa attenzione da parte di mio marito e da una mia profonda insicurezza caratteriale, riuscivamo ad andare avanti con il matrimonio. Il mese di settembre conosco un ragazzo che lavorava con me, sposato con figli, nasce una bellissima amicizia quotidiana ci sentivamo tutti i giorni..fino a quando nn ne e' nata una relazione fatta di incontri brevi ma intensi solo di baci e carezze nessun rapporto fisico. Purtroppo sono stata scoperta e ho dovuto e ci sto quasi riuscendo a ritornare con mio marito...ovviamente ho dovuto tagliare tutti i contatti con l'altro e nonostante sono decisa per forza di cose a salvare il matrimonio non riesco a togliermelo dalla testa...mi potete aiutare?? C'è un modo per togliermelo dalla testa?

Ciao Sissip78, grazie per aver condiviso un pezzo così intimo della tua storia. Capisco bene quanto possa essere confuso e doloroso tutto ciò che stai vivendo. Non è semplice tenere in piedi ciò che si ha costruito in tanti anni e, allo stesso tempo, fare i conti con qualcosa che ha riacceso emozioni profonde e che ha smosso il tuo cuore. Anche se la relazione con questo ragazzo è finita, le emozioni che hai vissuto erano autentiche. L’intensità, la complicità, il sentirti vista e desiderata… tutto questo probabilmente ha toccato corde che erano rimaste silenziose da tempo. Questo non significa che il tuo matrimonio non abbia valore. Ma il fatto che tu faccia fatica a “lasciarlo andare” è comprensibile: non è facile dire addio a chi ci ha fatto sentire vive. Smettere di pensare a qualcuno non significa cancellarlo con la forza. Anzi, spesso è proprio il tentativo di reprimerlo che rende più difficile lasciarlo andare. Permettiti di sentire la mancanza, senza giudicarti. Riconosci ciò che rappresentava. Spesso non è solo la persona che ci manca, ma ciò che simboleggiava: attenzioni, leggerezza, desiderio, novità. Chiediti: “Cosa rappresentava per me questa relazione?” – Questo ti aiuta a capire cosa manca nel tuo matrimonio o nella tua vita personale, e come puoi eventualmente ricostruirlo. Un percorso con una psicologa o una terapeuta, anche solo per qualche incontro, può aiutarti a fare chiarezza dentro di te. A volte bastano poche sedute per rimettere a fuoco i propri bisogni, desideri e paure. Spesso una relazione extraconiugale arriva quando ci sentiamo “spenti”, non viste. Ricomincia da te: coltiva spazi personali, passioni, qualcosa che ti fa sentire di nuovo “tua”. Più ritrovi te stessa, meno dipenderai emotivamente da quel ricordo. Se hai scelto di salvare il matrimonio, è giusto domandarti: posso parlarci apertamente dei miei bisogni? possiamo lavorare insieme per ritrovarci, in modo autentico?
Forse non tutto sarà come prima. Ma può essere diverso, e anche più vero, se entrambi siete disposti a mettervi in gioco. Una cosa importante: non sei sola, e non sei sbagliata. Sei una donna che sta cercando di ritrovare se stessa in mezzo al caos, e questa è una forma di forza, non di debolezza. Se vuoi, posso darti una mano.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

     

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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