Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Sono uomo e mi comporto come una donna!

Sono biologicamente uomo, ma da tanti anni mi comporto come una donna! Mi trucco, mi vesto femminile e cerco nonostante mille sforzi anche nel quotidiano di apparire come tale! Ho un desiderio di voler essere riconosciuta come tale! Comincio ad odiare il mio fisico maschile che mi porta ansia e stress. Non so se è un momento passeggero, ma so che quando vivo come donna al 100 percento, sto meravigliosamente bene! Ho paura delle reazioni della società e delle persone sto nascosta! non mi basta piu, desidero fortemente poter essere libera maggiormente! ho letto in internet dei percorsi per il riconoscimento della disforia di genere, chissà se forse può essere il mio caso? Chiedo qui una risposta alle mie domande! un cordiale saluto a chi mi risponderà!

Ciao Lucio, grazie per aver condiviso qualcosa di così personale e profondo. Le tue parole trasmettono con chiarezza quanto sia forte e autentico il tuo desiderio di vivere pienamente nella tua identità femminile. Non sei sola, e il tuo vissuto ha valore. È importante, prima di tutto, riconoscere il coraggio che ci vuole per esprimere questi sentimenti, anche in forma anonima. Parli di una sofferenza legata al tuo corpo, di uno stress e una fatica nel nasconderti, ma anche della gioia e del benessere che provi quando ti esprimi come donna. Questo è un segnale molto significativo. Potrebbe effettivamente trattarsi di disforia di genere, una condizione riconosciuta in cui c’è un’incongruenza tra il genere assegnato alla nascita e quello vissuto e sentito interiormente.
Tuttavia, solo un* professionista può aiutarti a esplorare questo cammino con la delicatezza e la profondità che meriti.

  1. Parla con uno psicologo specializzato in identità di genere – In molte città ci sono centri o associazioni LGBTQIA+ che offrono supporto psicologico specifico per chi affronta queste domande. Anche i consultori familiari pubblici, in alcune zone, hanno figure formate in questo ambito.

  2. Percorso di affermazione di genere – Esistono dei percorsi sia sociali (vivere nel genere sentito), sia medici (eventuali terapie ormonali, interventi, cambio documenti) che possono aiutare chi prova disforia. Non sono obbligatori: ognuno costruisce il proprio percorso secondo i propri tempi e desideri.

  3. Riconoscimento legale – In Italia, esiste la possibilità, con supporto medico e psicologico, di avviare un percorso per il cambiamento anagrafico di nome e sesso, anche senza chirurgia, grazie a diverse sentenze favorevoli negli ultimi anni.

Il fatto che quando vivi come donna ti senti meravigliosamente bene non è da sottovalutare. Quel benessere è reale e prezioso. La paura della società è comprensibile, ma anche quella può essere affrontata – magari un passo alla volta – con il supporto giusto e, se possibile, una rete di persone che ti accettano per quella che sei. Ti meriti di vivere libera e felice, in armonia con ciò che senti di essere. Un abbraccio, con rispetto e sincerità 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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