Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Perchè ho paura delle persone che mi amano?

Sono una ragazza di 18 anni, soffro di disturbo borderline di personalità e ogni giorno convivo con tantissimi pensieri travolgenti che mi confondono: una costante fra pensieri passeggeri, di cui poi mi ricordo solo vagamente, è il terrore all’idea che qualcuno che ammiro mi stimi o mi desideri romanticamente. Ovviamente anche io vorrei essere amata e stimata dalle persone che ammiro, ma solo ipoteticamente, perché mi sento troppo a disagio nella mia pelle per immaginare di essere oggetto di l questo tipo di attenzioni, la mia mente rifiuta l’idea completamente, sono le persone attorno a me alla fine che soffrono perché io non lascio a nessuno l’opportunità di essere corrisposti. L’unica volta che l’ho fatto è stato traumatico e comunque anche prima della fine della storia non mi sentivo mai abbastanza per il mio partner ( narcisista diagnostico ) accettando passivamente le umiliazioni perché inconsciamente l pensavo di meritare questo. Se qualcuno mi si lega inoltre ho immediatamente la certezza che se ne andranno: non soffro tanto per la perdita della persona di per sè quanto per l’abbandono e la disillusione

Cara Giada, grazie per la tua sincerità. Le parole che hai scritto raccontano un mondo interiore complesso, ma anche molto consapevole. Il fatto che tu riesca a vedere così chiaramente i tuoi meccanismi, i desideri e le paure, è già un primo, potente passo verso la guarigione. Quello che descrivi — la paura delle persone che ti amano, il disagio nel sentirti stimata, il timore dell’abbandono e la difficoltà nel lasciarti corrispondere — non è una contraddizione, è una ferita.  Perché hai paura dell’amore? Perché l’amore, quello autentico, ti rende visibile. E quando non ti senti “abbastanza”, essere visti sembra una minaccia, non un dono. L’amore ti chiede di ricevere, di aprirti, di fidarti. Ma se il tuo senso di identità è fragile, o è stato ferito, l’amore diventa qualcosa che ti espone, ti mette a rischio, come se bastasse poco per farti crollare. Perché fuggire chi ti stima? Perché la stima contrasta con la tua visione di te stessa. Se per anni ti sei sentita inadeguata, “sbagliata”, magari colpevole anche di essere sensibile o vulnerabile, allora il riconoscimento esterno diventa qualcosa che non riesci a integrare. È come se il tuo cervello dicesse: “Questa persona mi vede bene, ma io so che non lo merito… quindi o sta sbagliando, o se ne andrà, o io dovrò scappare prima”. L’esperienza col partner narcisista: È stata una relazione dolorosa, ma non inutile. Hai imparato, forse in modo crudele, quanto sia importante non scambiare l’amore con il bisogno, e quanto tu possa essere vulnerabile ai legami che confermano la tua idea negativa di te. Se hai accettato umiliazioni è perché in fondo una parte di te le considerava “normali”, ma oggi tu quella parte la stai già mettendo in discussione. Questo è un segnale enorme di guarigione. Il terrore dell’abbandono: Nel DBP, l’abbandono fa paura più della solitudine stessa, perché significa fallimento, rifiuto, conferma che “non vali”. Ma questa paura ha radici più profonde: spesso nasce da dinamiche precoci, da figure che dovevano esserci ma non c’erano, o che erano imprevedibili, incoerenti, magari molto amate e molto temute allo stesso tempo. Da lì si sviluppa questa tensione: attiri le persone ma poi le respingi, come se ti dovessi difendere anche da chi vuole solo amarti. 

Cosa puoi fare?

  1. Coltiva la consapevolezza che già hai. La tua lucidità è una risorsa preziosissima. Scrivere come hai fatto tu è un esercizio terapeutico, continua.

  2. Prosegui la terapia. Il disturbo borderline può migliorare molto con il giusto supporto, 

  3. Impara a ricevere, a piccoli passi. L’amore non è un esame. Non devi “essere abbastanza” per meritarlo. Prova a notare anche le micro-esperienze di accettazione, anche se fanno paura.

  4. Non credere a tutto ciò che pensi. La tua mente, come dici, è travolgente. Ma i pensieri non sono verità. Sono risposte apprese. E si possono disimparare.

Giada, la tua paura dell’amore non ti rende sbagliata, ti rende umana. Ti stai proteggendo, ma a volte quella protezione diventa una prigione. Il punto non è smettere di avere paura, ma imparare a restare, anche quando si ha paura. E lo stai già facendo, anche solo scrivendo tutto questo.Ti meriti relazioni sicure, in cui puoi essere amata non nonostante le tue ferite, ma anche attraverso di esse. Ti mando affetto e rispetto,

Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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