Non so se è amore
Sono stata con un ragazzo per quasi tre anni e un anno fa ci siamo lasciati per motivi vari, ma non è mai stata una relazione tossica. Lui, quelle volte che ci siamo parlati, mi ha sempre fatto intendere che avrebbe voluto che tornassimo insieme, ma io ero sempre in dubbio. Di recente mi ha detto che avrebbe voluto una risposta definitiva per mettersi l’anima in pace e io alla fine ho deciso di riprovarci, ma il problema è che non so se sono innamorata di lui come persona o di come mi fa sentire (protetta, libera di lasciarmi andare) e dell’idea di me che vedo riflessa nei suoi occhi (intelligente, simpatica ecc).
Non capisco i miei sentimenti per lui, non capisco perché l’anno che siamo stati distanti non ho sentito la sua mancanza se non per rari casi, però appena ci riavviciniamo sembra tutto come prima. Non capisco se la distanza mi ha reso apatica o semplicemente mi ha fatto aprire gli occhi sul fatto che forse, se non per abitudine, non ci sarei stata insieme così a lungo.
Poi ho come la sensazione che non starò mai bene con nessuno se non capisco cosa fare della mia vita, anche perché poi lui è poco determinato e molto confuso, e odio questo suo lato anche perché mi ci rivedo molto.
Come faccio a capire se devo starci insieme o no???
Elena, quello che descrivi – sentirti amata, vista, protetta – è bellissimo, ma non è sempre sinonimo di amore per l’altro. A volte possiamo affezionarci più all’immagine di noi stessi che vediamo negli occhi di chi ci ama, che alla persona in sé. Questo non è “sbagliato”, è umano. Ma è importante riconoscerlo, perché ci aiuta a capire se desideriamo davvero quella persona, oppure solo come ci fa sentire Il fatto che, in un anno di lontananza, tu non abbia sentito fortemente la sua mancanza può voler dire molto. Non sempre l’assenza “parla”, ma quando ci fa sentire liberi invece che vuoti, spesso è un segnale. Il ritorno a lui ti ha fatto sentire di nuovo a casa – ma è casa, o solo una zona di comfort? Hai toccato un punto cruciale: la possibilità che ciò che vi tiene uniti sia l’abitudine, più che un desiderio reale. Questo è difficile da ammettere, ma è essenziale. L’abitudine può far sembrare “giusto” qualcosa che in realtà non lo è più.
Hai detto: “Non starò mai bene con nessuno se non capisco cosa fare della mia vita”. Hai ragione. Spesso cerchiamo l’amore come ancora quando in realtà siamo noi a dover diventare il nostro punto fermo. Se lui è confuso e poco determinato – e tu lo riconosci in te – forse stare insieme ora è un modo per rimandare una crescita personale che, prima o poi, dovrà arrivare.
Non è detto che tu debba prendere una decisione oggi. Ma è importante essere onesta con te stessa: non scegliere di stare con qualcuno solo perché non sai ancora chi sei tu. L’amore vero non è riempire un vuoto, ma condividere un pieno. Se sei ancora in cammino dentro te stessa, forse è lì che dovresti guardare prima di decidere cosa fare di questo legame. Se vuoi, possiamo anche ragionare insieme su cosa senti quando sei con lui, quando sei sola, o su esercizi che ti aiutino a distinguere amore da dipendenza emotiva.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara