Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Compagno, amore di una vita e casa nuova. Come uscirne?

Buongiorno, sono una donna di 45 anni, convivo da circa 12 con il mio compagno con cui ho una relazione da circa 12 anni. Abbiamo da poco acceso un mutuo insieme per acquistare una casa dove trasferirci. Da qualche mese è tornato in città dopo anni all'estero quello che ho sempre considerato l'uomo della mia vita e che mi aveva lasciato circa vent'anni fa per poi avere un figlio con la sua compagna storica, da cui ora è separato. Inutile dire che le mie resistenze sono cadute in breve tempo e al momento ci frequentiamo da circa 6 mesi. Anche lui dice di amarmi da sempre, tanto che mi chiede quasi ogni giorno di lasciare il mio compagno ed andare subito a convivere con me, ma tra mutuo, lavori di ristrutturazione e legami familiari la cosa per me non è semplice nè immediata. Sono sempre stata consapevole di essere nel profondo innamorata di lui, ma quello che c'era col mio compagno era un bellissimo rapporto fatto di stima reciproca, fiducia e tanto affetto e che adesso sto distruggendo giorno per giorno, con bugie e freddezze. Devo assolutamente prendere una decisione, ma faccio fatica a capire come fare e dove sbattere la testa. Vorrei che il mio "amante" prendesse il posto del mio compagno per magia, per poter finalmente vivere liberamente la mia storia, da sempre tenuta solo dentro di me. Vorrei soprattutto non fare male a nessuno e al momento ne sto facendo tanto a me.

Cara Isabella, grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua situazione, che è umanamente complessa, emotivamente lacerante e, allo stesso tempo, profondamente comprensibile. Stai vivendo un bivio che coinvolge il cuore, la responsabilità e la paura di ferire le persone che ti vogliono bene. Ma soprattutto sei tu a portarne il peso, ogni giorno, spesso in silenzio.

Hai detto una frase cruciale: “Sto facendo tanto male a me”. Questo è un segnale chiaro. Quando ci si annulla per evitare il dolore degli altri, si finisce per soffrire due volte: per la situazione e per la colpa. Ma vivere in un inganno, anche se temporaneo, logora lentamente. Hai diritto a essere felice, a scegliere la tua strada, ma anche a farlo in modo onesto — prima di tutto con te stessa.

L'uomo che è tornato rappresenta non solo un amore, ma anche un pezzo della tua identità, dei tuoi sogni mai realizzati. E ora sembra offrirti quello che per anni è rimasto un “e se...”. Attenzione, però: l’amore profondo non si misura solo con il passato, ma con la capacità di costruire il futuro. Chiediti: È lui pronto davvero ad affrontare la complessità di questa scelta? O sta idealizzando la vostra unione come via di fuga dalla sua vita? Il legame che hai descritto con il tuo compagno attuale  non è vuoto: affetto, fiducia, stima. Ma qualcosa si è spento. È importante chiederti con coraggio: Se il tuo “primo amore” non fosse tornato, saresti comunque felice con il tuo compagno? O stavi già cercando qualcosa che ti mancava? Capire questo ti aiuterà a distinguere tra “scappare da qualcosa” e “andare verso qualcosa”

Il mutuo e la casa  sono legami concreti, non solo economici, ma simbolici: rappresentano un progetto comune. Ma restare insieme solo per un mutuo è un prezzo altissimo da pagare, per entrambi. E anche per il tuo compagno, meritarsi la verità è meglio che vivere un'illusione. Magari dolorosa all’inizio, ma onesta.

Come uscirne? Non esiste un modo “indolore”, ma esiste un modo autentico. E l’unica strada è quella che parte da un confronto, prima dentro di te e poi con il tuo compagno. 

  • Datti tempo, ma fissati una scadenza interna: non lasciare che il tempo decida per te.

  • Fai chiarezza con l'altro uomo: è disposto ad aspettarti davvero? A costruire, non solo a "rimpiazzare"?

  • Parla con il tuo compagno: digli che stai attraversando un momento di crisi. Non devi per forza raccontare tutto subito, ma comincia a spostarti verso la verità.

  • Fatti aiutare: una terapia, anche breve, potrebbe sostenerti nel disfare questi nodi.

Isabella quello che stai vivendo non è una colpa, ma un momento di trasformazione. Può far male, sì. Ma restare in una vita che non senti più tua fa ancora più male, ogni giorno. Hai il diritto — e forse anche il dovere verso te stessa — di scegliere una vita in cui la tua felicità non sia solo un compromesso, ma una realtà possibile.

Con delicatezza ma fermezza, prenditi la responsabilità del tuo cuore.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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