Aiuto con mio figlio che nella adolescenza è cambiato
Salve a tutti, Quello che vi racconterò ha cambiato la mia totalmente, mi sono ha dirittura fatta rinchiudere in psichiatrico perché a casa nn potevo continuare a soffrire da sola. Mio figlio che ora ha fatto 19, ha iniziato a cambiare tantissimo quando è entrato nella pubertà. Ha smesso di essere gentile e sociale, ha iniziato ha rinchiudersi in posto come l'armadio per piangere da solo. Un giorno lo trovai nella basca vuota ma vestito che piangeva tramolente. Ho cercato molti psicologi e aiuti ma lui nn voleva essere visitato. Era diventato chiuso e anche arrabbiato. Esplodeva per sciocchezze. Mio marito al epoca diceva che era l'età, li passerà. Ma nn e stato così. Sono andata in scuola per chiudere aiuto a loro tramite un psicologo nella scuola, ma la loro risposta era che lui rendeva bene agli studi, e se lui era asociale nn era il caso di starli addosso. Crescerà dicevano. Una sera diventai molto arrabbiato per delle cuffie sue che nn trovava e sbatti le porte delle stanze che io chiamai ad un numero che mi aveva provveduto un psicologo in casi stremi. Era l'emergenza psichiatrica. Ma per loro nn era così grave, quindi nn sono venuti. Al giorno dopo lui si alzo molto presto e uscì, ma la scuola iniziava molto dopo, così mi impauri e andai in scuola a chiedere se era lì. Lui era lì, e la insegnante aveva promesso parlarne con lui. Dopo di che ho ricevuto una telefonata dalla assistenza sociale, si sono portati Mio figlio di 15 anni perché aveva raccontato una storia assurda. Ci aveva descritti da mostri, mia figlia che è un anno più grande di lui, nn ci cedeva a tanta pazzia. Il fatto è che nonostante nn ci fossero prove di quello che ha detto, lui viene piazzato a vivere in una famiglia adottiva, Lui ci ha cancellati dalla sua vita, a tutti, ha cambiato nome, perché tutto questo è successo in Svezia, paese dove i figli sono dello stato. Ora però che finisce di avere gli aiuti dalla, sociale, e per continuare a vivere in Svezia e avere il prestammo per studiare vuole che io nn mi muova dalla Svezia. Questo perché avevo pianificato andarmene in Spagna, perché la mia salute mentale in Svezia dopo tutto questo mi sta costando molto mantenerla in gala, Avrò un incontro a breve con lui, dopo 4 anni che nn lo vedo, ho pensato di chiedere a lui di fare un percorso di terapia insieme se vuole che io stia in Svezia ancora per lui. Aiutatami a prendere una saggia decisione, visto che nn voglio rovinare l'unico momento in qui Avrò lui davanti. Grazie di cuore.
Marina, grazie per aver condiviso una storia così intensa e dolorosa. Hai attraversato momenti estremamente difficili e la tua forza, anche solo nel raccontarlo, è un segno di grande coraggio. È evidente quanto tu ami tuo figlio, nonostante tutto il dolore vissuto. Quello che chiedi è molto delicato, ma posso aiutarti a prepararti al meglio per questo incontro, affinché tu possa avvicinarti con lucidità, cuore aperto e rispetto reciproco. Chiediti: Cosa voglio davvero ottenere da questo incontro?
Vuoi ricostruire un legame?
Vuoi porre dei limiti chiari?
Vuoi capire se lui è disposto ad assumersi delle responsabilità emotive?
Tenerlo a mente ti aiuterà a non farti travolgere dall’emotività. Proponi la terapia come gesto d’amore reciproco
È assolutamente legittimo proporre un percorso terapeutico insieme, ma il tono e il momento sono fondamentali. Ti consiglio di esprimerti con sincerità, ma senza mettere condizioni:
"Vorrei tanto riuscire a capire come stai oggi, come stiamo entrambi. Penso che un percorso insieme con un professionista potrebbe aiutarci a ricostruire qualcosa, se anche tu lo desideri."
Evita frasi come: “Se vuoi che io resti in Svezia, allora dobbiamo fare terapia”, perché lui potrebbe percepirle come ricatto emotivo
Valuta bene il tuo bisogno di andare via La tua salute mentale è importante. Se stare in Svezia significa distruggere te stessa, allora non puoi essere di supporto neanche per lui.
Magari potresti restare per un breve periodo, dandoti un tempo limite, per provare a ricostruire un ponte solo se lui è disposto a lavorare su quel legame.
Preparati all'incontro: Potrebbe essere un incontro emozionante, oppure freddo, distante, persino ostile. Preparati a questo con l’aiuto di un professionista, magari anche solo per qualche colloquio prima dell’incontro, per gestire le tue reazioni..
Un caro saluto
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara