Padre provocatorio
Vorrei chiedere cosa fare, visto che ho un padre che non ha alcun interesse per me. Se non fosse per mia mamma, non andrei neanche a scuola. È provocatorio, cioè quando gli dico qualcosa che non va, lui ride. Non si fa scrupoli a mettermi le mani addosso: quando ero piccolo lo faceva spesso, fortunatamente adesso non lo fa più solo perché sa che so difendermi. Quando piangevo, rideva e mi insultava. È molto rancoroso e mi mette in difficoltà davanti alle persone. Vorrei avere dei consigli su cosa dovrei fare, perché è una situazione pesante, e se è il caso di chiamare i servizi sociali. E in che modo agiscono?
Ciao Riccardo,
grazie per aver scritto. Quello che racconti è molto serio, e prima di tutto voglio dirti che non è colpa tua. Nessuno merita di essere trattato con disprezzo, deriso, aggredito o umiliato, tanto meno da un genitore. Il comportamento di tuo padre non è solo sbagliato, ma può avere conseguenze profonde sulla tua salute emotiva e mentale. È giusto che tu stia cercando di capire cosa fare: hai ogni diritto di essere protetto, ascoltato e rispettato.
Hai il diritto di chiedere aiuto. Se ti senti in pericolo, se la situazione in casa è pesante o insostenibile, puoi assolutamente rivolgerti ai servizi sociali o a un consultorio familiare. Il loro compito è tutelare i minori e i giovani anche in situazioni complesse come la tua.
Ascoltano la tua versione dei fatti in un ambiente protetto.
Possono parlare con altri adulti di riferimento (es. tua madre, insegnanti) per capire meglio la situazione.
Se serve, attivano un percorso di sostegno psicologico, mediazione familiare o in alcuni casi misure di protezione.
Non sei lasciato solo: l’obiettivo non è “punire” un genitore, ma proteggere te e aiutarti a stare meglio.
Se non ti senti ancora pronto a contattare direttamente i servizi sociali, prova a parlarne con:
un insegnante, un educatore, o lo psicologo scolastico
un parente affidabile, magari qualcuno che ha già notato qualcosa
la tua mamma, se credi che possa aiutarti ad affrontare la situazione Numeri e servizi che puoi contattare
Telefono Azzurro – 1.96.96: attivo 24 ore su 24, per bambini e adolescenti in difficoltà. Anche via chat dal sito: www.azzurro.it
Emergenze – 112 o 113, se ci fosse una situazione di pericolo fisico.
Anche se tuo padre si comporta in modo crudele, tu non sei quello che lui dice o fa. È importante che tu trovi spazi in cui esprimere le tue emozioni e non tenerle dentro. Parlare, scrivere, confrontarti con altri può aiutare a sentirti meno solo.
In conclusione Sì, puoi e forse dovresti chiedere aiuto, perché questa è una situazione pesante e tu meriti di essere ascoltato e protetto. Non è "esagerare", non è "fare la spia": è difendere il tuo diritto a vivere con rispetto e dignità.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara