Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Prevenire è meglio che curare

Mi chiamo M., ho 36 anni e da 1 anno e mezzo sposato con C.. Il matrimonio ha sicuramente alti e bassi ma posso affermare senza ombra di dubbio di essere felice di essere sposato; la nostra vita va bene sotto tutti i punti di vista. A questo punto il dubbio, ma serve una premessa. Abbiamo avuto un lungo fidanzamento, circa 9 anni, e gli ultimi 4 senza rapporti fisici perche' lei ha avuto un forte richiamo di fede e quindi i rapporti fisici le pesavano; ovviamente io ero contrario ed il fatto era un continuo motivo di litigio. Circa un anno e mezzo prima del matrimonio lei mi confessa che da un po' di tempo, circa 8 mesi, ha delle fantasie sessuali per un suo ex collega A. che anch'io conosco visto che a volte sono uscito insieme ai suoi colleghi; ovviamente lei mi ha assicurato che non c'e' mai stato nulla ed io le ho creduto pensando e sperando che tali fantasie andassero man mano sparendo. Dopo quel giorno e fino a a qualche giorno fa l'argomento non era piu' venuto fuori. Purtroppo un mese fa lei e' uscita con alcuni dei suoi ex colleghi, tra cui anche A.; io purtroppo non ho potuto partecipare alla rimpatriata perche' dovevo finire un progetto ed ero super-impegnato. Quando e' tornata le ho chiesto come fosse andata e mi ha detto che era stata bene e le aveva fatto piacere rivedere vecchi amici; mi ha anche mostrato alcune foto e da qui nasce il problema. I suoi amici erano quasi tutti in coppia tranne 3, tra cui A. che non e' fidanzato/sposato, e in 2 di queste foto lui aveva un braccio sulla spalla di mia moglie mentre un braccio di mia moglie lo cingeva nella vita; le ho subito detto che secondo me e' stata una mancanza di rispetto nei miei confronti visto cosa aveva immaginato verso di lui. Ovviamente mia moglie ha minimizzato la cosa, dicendomi e giurandomi che non c'era nulla di male e nessun pensiero l'aveva sfiorata; nonostante questo abbiamo litigato e ancora oggi i rapporti sono un po' freddi. Chiedo quindi il vostro parere. Sto esagerando? Devo preoccuparmi? Devo chiederle di interrompere qualsiasi rapporto con A. e quindi rinunciare ad altre rimpatriate di suoi amici?

Caro Mario, grazie per aver condiviso una parte così delicata della tua vita. Hai espresso con lucidità una situazione complessa, fatta di affetto, storia condivisa, e anche di dubbi e ferite emotive. Ti rispondo con onestà e rispetto, cercando di aiutarti a vedere la situazione con maggiore chiarezza. No, non stai esagerando nel tuo sentire.
Hai reagito a una situazione che tocca corde profonde: il rispetto, la fiducia e una ferita già aperta nel passato.
Il fatto che tua moglie ti abbia confidato in passato di aver avuto fantasie su A. non è cosa da poco, e sarebbe ingenuo pensare che da allora il tuo cervello abbia “dimenticato” quella confessione.Quindi no, non sei geloso “a vuoto”: sei attento, probabilmente ferito, e giustamente desideroso di tutelare il vostro rapporto. Devi preoccuparti? Dipende. Ti elenco alcuni segnali e considerazioni che possono aiutarti:

Segnali che potrebbero essere motivo di attenzione:

  • Le fantasie passate su A., mai chiaramente rielaborate insieme.

  • Il contatto fisico nella foto, che di per sé non è “tradimento”, ma appare intimo, e quindi inopportuno visti i precedenti.

  • La minimizzazione da parte di tua moglie: forse non ha compreso quanto questa cosa ti abbia realmente toccato, oppure teme di ammettere qualcosa che riaprirebbe un conflitto.

🔹 Segnali positivi da non trascurare:

  • Tua moglie non ha nascosto l'uscita né le foto: anzi, ha condiviso.

  • Non ci sono indizi evidenti di un comportamento scorretto, e lei ha giurato che non ci sia stato nulla di male.

  • Tu non hai accusato, ma hai espresso un disagio con maturità.

Il punto qui non è se A. sia un pericolo reale, ma quanto tua moglie sia consapevole delle dinamiche che hanno scatenato il tuo malessere e di come queste vadano gestite insieme, non negate.

Cosa puoi fare ora (invece di “proibire”)

È comprensibile che ti venga voglia di chiedere a tua moglie di evitare del tutto A. Ma fai attenzione: imporre restrizioni può creare distanza invece che intimità. Ti propongo un approccio diverso: 1. Parla di TE, non di LUI Prova a dirle (magari con calma, una sera tranquilla):

“Voglio parlarti non per accusarti, ma perché sento che c'è qualcosa dentro me che mi turba e voglio affrontarlo con te. Quando hai avuto quelle fantasie su A., ho fatto uno sforzo per lasciarcele alle spalle, ma poi vederlo così vicino a te, fisicamente, ha riaperto quella ferita. Non sto dicendo che tu abbia fatto qualcosa di male, ma io mi sono sentito messo da parte, invisibile. E ho bisogno di capire insieme a te come proteggere il nostro legame.”

2. Fai domande autentiche

Non domande “trappola” tipo “ma ci pensi ancora?”, ma domande sincere:

  • “Secondo te cosa ci ha portato, in passato, ad allontanarci fisicamente?”

  • “Pensi che oggi tra noi ci sia davvero spazio per un’intimità nuova?”

  • “Hai bisogno anche tu di qualcosa che non riesci a dirmi?”

  • 3. Patti chiari, ma condivisi

Non serve vietare. Serve condividere confini.

Potresti dirle:

“Non voglio dirti cosa puoi o non puoi fare. Ma se ci sono contesti in cui sai che potrei stare male, ti chiedo di tenerne conto. Non per paura, ma per cura reciproca.”

Se la situazione resta tesa…

Un percorso di coppia breve con un terapeuta può essere utile non perché ci sia un problema “grave”, ma per imparare a comunicare meglio. A volte un confronto neutro permette di far emergere ciò che in casa resta confuso o sepolto. Il dialogo non serve a vincere o perdere. Serve a capirsi.
E tu, Mario, mi sembri davvero disposto a farlo.

Un caro saluto.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

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