Dopo due anni mi è stato confessato un tradimento
Buongiorno sono stato tradito da mia moglie ho scoperto che per due anni la sua attenzione si è spostata verso un’ altra persona con la quale a detta sua ha avuto solamente un rapporto sessuale ma che però durante tutto questo tempo con lui ha fatto tante cose che faceva con me, messaggi, foto, conversazioni, lui è rimasto presente nella sua vita si sono incontrati qualche volta e sui social per un motivo o per l’altro comunque era sempre presente, hanno flirtato sia prima che dopo il fatto fino a quando poi mi ha confessato questa cosa e il suo pentimento riguardo il rapporto consumato ma sono stato io a dire che comunque non è normale dire che se sei pentita ma poi comunque continui a sentirlo e tutto il resto è contraddittorio, in più ne abbiamo parlato più volte ma la versione non è mai stata chiara dice che non c’è altro ma io penso ci siano delle cose o comunque qualcosa che mi ha nascosto dicendo che per lei è una cosa chiusa un capitolo chiuso. Negli ultimi anni anche da quando è nata la bambina io e mia moglie abbiamo avuto molti problemi e alcuni li ho avuti anche per conto mio e lei dice che è stato un periodo, che si è sentita sola con molti pesi addosso ecc ecc. io comunque ho voluto farle capire che non mi sembra la soluzione andare con un altro e che per me, e lo ribadisco anche ora, non è stato un errore come dice e che non è caduta dalla bici ma è stata una scelta perchè avrebbe potuto fermarsi in ogni momento senza arrivare a tutto questo. Lei ribadisce che si è pentita e che tutto questo le ha fatto capire ancora di più quanto mi ama e ora stiamo provando ad andare avanti ma io comunque non riesco a non pensare a tutto questo ho l’ansia sempre flashback riguardo tutto questo, poi ora lei non so perchè ma ha sempre voglia di avere rapporti con me continuamente anche questa cosa non mi fa capire niente magari qualcuno di voi riesce a rendermi un po’ piu chiara la situazione anche perchè mi accorgo di essere un po’ accecato da tutto: dalla voglia di non distruggere una famiglia, dalla voglia di stare con lei, e comunque anche dal fatto che ora sembra tutto rose e fiori quando invece spesso anche inconsciamente tutta questa situazione mi tormenta e non mi fa stare sereno
Caro Franco, prima di tutto voglio dirti che è del tutto normale quello che provi: confusione, ansia, flashback, dubbi, e quella sensazione costante che qualcosa non torni del tutto. Quando vieni colpito da un tradimento, soprattutto dopo anni e con una famiglia in mezzo, è come se il terreno sotto i piedi cedesse improvvisamente. E serve tempo, tanto tempo, per ritrovare l’equilibrio — se mai si riesce a ritrovarlo del tutto. Tu sei stato onesto, hai guardato in faccia la situazione, hai cercato di capire, hai provato a perdonare, ma dentro di te qualcosa ancora non si chiude. E sai una cosa? È comprensibile.
Il tradimento non è stato solo fisico.
Anche se lei sostiene che c’è stato “un solo rapporto”, il coinvolgimento emotivo, l’attenzione costante verso l’altro, la condivisione di foto, messaggi e momenti intimi — tutto questo è un tradimento a lungo termine. Non è una scivolata. È una relazione parallela, anche se magari non "ufficiale".
La confessione arriva dopo anni.
Il fatto che tu lo scopra dopo due anni, e solo per sua iniziativa, non toglie nulla al dolore. Ma ci dice che probabilmente lei sentiva il bisogno di "liberarsene", forse spinta da un senso di colpa. Il punto è: tu non avevi voce in capitolo per due anni. Ora stai cercando di rimettere insieme i pezzi senza avere avuto il tempo di vivere il tuo dolore nel momento in cui accadeva.
La tua lucidità è un segno di forza.
Quando dici: “non è stato un errore, è stata una scelta”, stai mettendo i confini. Non stai banalizzando, non stai giustificando. E questo è importante.
È vero: chi tradisce fa una scelta, non “cade dalla bici”. E il pentimento, per essere reale, deve essere accompagnato da trasparenza, coerenza, e soprattutto dal taglio netto con il passato.
Il comportamento sessuale di adesso ti confonde.
È comprensibile. In molti casi, chi tradisce e viene scoperto entra in una fase di “iper-connessione fisica” con il partner ufficiale per ristabilire un contatto, una vicinanza, per lavare via la colpa. Ma tu percepisci che c’è qualcosa che non ti torna. E va ascoltato, non represso.
Mi sembra che dentro di te si stia combattendo una battaglia tra due parti:
Il marito e padre che ama la moglie, ama la figlia e vuole proteggere la famiglia.
L’uomo ferito, che sente che qualcosa si è rotto e non riesce più a fidarsi davvero.
E non sei costretto a scegliere oggi. Non devi decidere in fretta se perdonare o lasciare. Ma devi prenderti lo spazio per sentire tutto quello che senti, senza fretta di rimettere tutto a posto per forza.
Chiedi chiarezza, ancora.
Se senti che ci sono zone grigie, non hai l’obbligo di far finta di niente. Hai il diritto di sapere. E se lei è davvero pentita, saprà essere trasparente senza minimizzare.
Fai terapia, individuale o di coppia.
Parlare con un professionista ti aiuta a mettere ordine tra emozioni che oggi sono un groviglio. E può anche aiutarti a capire se e come ricostruire qualcosa.
Ascolta il tuo corpo e le tue emozioni.
L’ansia che provi, i flashback… sono segnali che il tuo sistema nervoso non si fida ancora. E finché non ascolti questi segnali, rischi di negare una parte importante di te.
Non sentirti in colpa se non riesci a perdonare subito.
Il perdono non è un interruttore, né un obbligo morale. È un processo che richiede tempo e, soprattutto, verità.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara