Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Dott.ssa Antonella Bellanzon

Psicologo- Mediatrice familiare

Ho lasciato il mio fidanzato per la sua attrazione per le donne mature

Buongiorno, Scrivo in preda alla rabbia, alla delusione e al vuoto lasciato da questa relazione. Ho vissuto insieme al mio ex quasi 10 mesi insieme. Lui è più grande di me di 8 anni, ma è sessualmente più inesperto di me. Ci siamo conosciuti quando lui aveva 31 anni e io 23. All’inizio ha sofferto di disfunzione erettile e anorgasmia che ha superato gradualmente con il mio sostegno. Inizialmente mi aveva detto che le sue disfunzioni sessuali erano dovuti all’ansia da blocchi emotivi dopo la morte, quattro anni fa, della madre a cui teneva particolarmente. Quando già l’avevamo fatto, decidemmo di ufficializzare la relazione facendo conoscere all’altro le rispettive famiglie. Quando, in un’occasione, mi mostra il suo telefono e intravedo una chat, noto che la persona in questione era una donna adulta a cui lui aveva scritto sporadicamente nel tempo “hey, come stai?” A cui non è mai seguita risposta da parte della donna. Lui me la fece vedere e mi disse che la signora era semplicemente una persona che quando lui era barista frequentava il bar e che gli aveva promesso nel tempo di trovargli un lavoro nella sua azienda di famiglia. Io non gli credetti, per questo lo feci giurare su sua madre deceduta e lui giurò. Da quel momento in poi ci ho sempre rimuginato perché il modo in cui si giustificava “non devo farmi perdonare nulla perché provare a farlo è un’ammissione di colpa, che non ho” Da quelle parole abbiamo vissuto sempre alti e bassi, da lì mi è crollato un mito e non è stato più lo stesso ai miei occhi. Ci sono stati altri episodi di sfiducia e poca trasparenza che mi hanno fatto crollare ancora di più. Alla fine, mentre eravamo in macchina, dopo mesi, noto che tempo prima, aveva contattato un’altra donna adulta con la stessa modalità, senza ricevere nemmeno una risposta. Gli ho vomitato le parole peggiori e mi ha confessato piangendo di essere stato vergine e di aver sempre vissuto ansia da prestazione e bassa autostima. Finisce lì e facciamo pace. Dopo qualche giorno però mi riviene il dubbio della donna matura a cui aveva scritto hey. Finsi di contattarla e mandai gli screen al mio fidanzato. Alla fine confesso “ho giurato su mia madre, me ne pento, lei sa perché l’ho fatto. Tenevo troppo a te per perderti, quindi mi sono inventato quella storia. Se l’ho fatto è perché volevo fare esperienza perché ero insicuro e vulnerabile e una donna matura come lei mi avrebbe aiutato a sbloccarmi senza sentirmi giudicato perché non mi importava fare bella figura con lei. Invece immaginare te era per me fonte di ansia e paura, per questo l’ho fatto. Per portare l’esperienza nel letto con te, così non mi avresti lasciato.” Una versione a cui non ho mai creduto perché lui guarda porno lesbico con donne mature e giovani insieme. Mi ha detto recentemente che si immedesima nella donna giovane per stare con la matura in quanto poi è rappresentata con il seno abbondante che per lui è il suo feticcio. Deduco che il suo desiderio più profondo, anche se non lo vuole ammettere, è per le donne mature. Lui litiga con me e si sente giudicato ingiustamente perché mi ha spiegato che non è così, ma non gli credo. Addirittura gli proposi di contattare e vivere l’esperienza con una donna matura, che non lo avrei considerato tradimento, che sarebbe stato giusto che lui esplorasse questo desiderio e concretizzarlo per non farlo più pesare sulla nostra relazione e sulla mia persona. Perché io mi sentivo profondamente messa in discussione ed esclusa dal suo desiderio profondo. Il sesso con me, da quando si era aperto, andava bene. Io sono stata male per lunghi mesi perché lui sono sicura è eccitato dalle donne mature e quello che rappresento io di meno. Il desiderio che prova per loro non è comparabile a quello troppo “reale” con me. Lui nega e continua a volermi convincere che non voleva tradirmi, ma stare bene insieme a me. Una versione incredibile da credere perché io lo dico anche a lui, quell’esperienza serviva a lui perché si sarebbe concretizzata la sua fantasia e il desiderio di vivere il sesso con quella persona che la contattava spesso. Dice che era incuriosito dai suoi like e che nella realtà gli faceva schifo, ma non è così perché è una bella donna di mezza età che si presenta bene. La nostra storia è finita perché non gli credo più, mi ha amato in modo egoistico, mi ha usato solo perché sono una donna bella e giovane da esibire nel suo ambiente per sentirsi normale, ma la verità è che lui è tutto quello che non ho conosciuto. L’ho lasciato e provo solo odio. Io lo odio

Cara Mercedes,

quello che hai scritto è il racconto crudo e sincero di una ferita profonda — una ferita fatta di amore, illusione, rabbia, ma soprattutto disillusione. È comprensibile e umano che oggi tu provi odio, perché l’odio spesso nasce dal dolore di chi ha dato tanto e si è sentito ingannato, sminuito, escluso.

Tu hai offerto comprensione, pazienza e persino la disponibilità a comprendere e accogliere il suo lato più fragile e confuso. Hai cercato di capirlo, non di giudicarlo. Eppure, lui non ha saputo risponderti con la stessa onestà. Ti ha chiesto fiducia, ma l’ha tradita proprio nel punto più sacro: la sincerità.

Il suo bisogno di sentirsi desiderato e “normalizzato” attraverso di te — una donna più giovane, bella, presente — non è amore, ma egoismo mascherato da bisogno di conferma. E tu hai avuto il coraggio di vedere questa verità, anche se faceva male.

Hai ragione a sentire che il suo desiderio profondo non ti comprendeva pienamente: forse non per mancanza di valore tuo, ma per un conflitto interno suo, che ha radici nella sua insicurezza e nel suo rapporto con la figura femminile. Tuttavia, questo non giustifica le bugie, le mezze verità, e la manipolazione emotiva che hai subito.

Ora però, Mercedes, ciò che conta è riconoscere che hai scelto te stessa. Hai scelto di non essere più la cura per un uomo che non vuole guarire, ma di essere la custode della tua dignità. Questo è un atto di forza, non di rabbia.

L’odio che senti adesso è solo una fase: è la difesa del tuo cuore contro la delusione. Col tempo, si trasformerà — in indifferenza prima, e forse in pace poi. Quando accadrà, non sarà perché lo avrai perdonato, ma perché avrai smesso di lasciare che la sua immaturità occupi ancora spazio nella tua mente.

Hai fatto la cosa giusta. Non devi più spiegarti, giustificarti o capire perché lui è così. Ora conta solo capire come tu vuoi essere amata, e da chi sarà capace di farlo con rispetto e trasparenza.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

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Psicologo- Mediatrice familiare - Massa-Carrara

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