Separazione

Buongiorno, mi chiamo Cristina e scrivo per avere un consiglio relativo ad una storia particolare che sto attraversando. Sono sposata e mi sto separando. Ho una relazione con un uomo sposato. Si chiama Aldo . Dice di aver parlato con la moglie dicendole di volersi separare sia perché stanco della relazione piatta e giunta al termine perché il suo cuore e' impegnato verso un'altra donna ( che sarei io ). Il punto è che la moglie oltre non averla presa bene lo ostacola anche minacciandolo di arrivare a compiere gesti estremi. Aldo è in crisi . Ha già fissato un appuntamento dallo psicologo per farsi aiutare ed aiutare sua moglie. La mia domanda è: Cosa devo fare io ? Grazie

Cara Cristina, indubbiamente la situazione che  sta affrontando è molto delicata e rivela  diverse sfaccettature e punti di vista. Proverò tra queste righe a risponderle, premettendo che una questione delicata come la sua,  certamente richiederebbe un confronto ed un approfondimento di persona, in modo da accedere ad altre informazioni, risvolti emotivi e vissuti personali che non emergono dalla  lettera.

La separazione è un evento che non è mai indolore e neutro, soprattutto se sono coinvolti anche dei figli (nel suo caso non viene dichiarata la presenza di minori).

Nella maggior parte delle coppie separate, almeno nella mia esperienza terapeutica e di vita personale, si matura la decisione di separarsi solo quando compare un’altra figura capace di catturare e risvegliare sensazioni e sentimenti sopiti o  consumati da tempo nella coppia.

Sarebbe sicuramente meglio affrontare i pezzi di una relazione che si sta deteriorando e spegnendo quando ancora qualche fiammella è accesa, quando lo sguardo sull’altro non è totalmente distratto o spento, quando le memorie di un passato che ha fatto incrociare ed intrecciare mente e cuore, non sono troppo lontane nel tempo. Ho detto sarebbe meglio…ma nella realtà così non è,  spesso si apre una nuova storia mentre è ancora in piedi o almeno non definita la vecchia relazione ed inevitabilmente scattano ricatti, ritorsioni, stupori, rancori sopiti da mesi, forse anni! Ci si ancora a tutti i costi al partner che  annuncia la chiusura della relazione e la presenza affettiva di un’altra persona. Rabbia, dolore, incomprensione, disorientamento, sono tutte dimensioni che appartengono al lutto dell’abbandono che ha bisogno di tempo e pazienza per essere elaborato.

 Sicuramente corretta la decisione di Aldo di farsi aiutare e supportare da un professionista per superare questo momento. Mi auguro che anche la moglie accolga la decisione di un sostegno psicologico per affrontare senza distruggersi e distruggere al di fuori di se, la nuova situazione che si è presentata.

Credo che la cosa migliore in questo momento,  sia lasciare che il tempo sedimenti le emozioni forti, le decisioni da prendere, le parole da dire.

Mi auguro che queste poche righe che le ho dedicato, possano essere una piccola torcia che illumini la direzione da prendere, nel rispetto dei suoi sentimenti,  dei sentimenti di Aldo e di tutte le persone coinvolte in questa vicenda.

Le faccio tanti auguri per la sua vita!