Dott.ssa Caterina Allevato

Dott.ssa Caterina Allevato

Psicologo, Psicoterapeuta

Bisogno di sentirsi qualcun altro

Salve,

sono una ragazza poco più che trentenne e mi accorgo di stare male. Non ho un lavoro, frequento una scuola serale perché, a causa del bullismo, ho lasciato gli studi a 17 anni.
Vivo con la mia famiglia dalla quale mi sento accudita, ma anche scossa quando ci sono le liti.
Ho fatto vari lavori, ma mi sentivo sempre fuori luogo, ho amato uomini che mi volevano solo per sesso e son stanca.

Mi capita di stare bene quando interpreto qualcun'altro. Avevo una relazione con un uomo più grande di me che mi usava esplicitamente, senza rispetto alcuno, per sesso. Una volta vidi una tipa a cui lui piaceva e iniziai a desiderare di voler essere lei in tutto. Quando mi sento lei mi sento integrata però quando sento lo stacco e torno me stessa sento che in realtà certe qualità non mi appartengono. Quando mi sento altre persone sento di piacere di più.
Il fatto è che ho creato uno strappo con me stessa che non riesco più a ricucire.
Non riesco a finire la scuola, a trovare un lavoro, ad essere amata. E sprofondo nell'essere niente.
Spero di venire ascoltata per poter capire come stare meglio.
Grazie infinite

La tua lettera è delicata e fragile, proprio come ti descrivi. Non è facile darti una risposta in poche righe, ci vorrebbe un percorso intero che punti a darti fiducia, a farti riscoprire te stessa e i tuoi obiettivi. Ma proverò a darti qui un consiglio utile:Cosa ti piace del fingerti un altra. Cosa apprezzi nell'altra persona? Il confronto con gli altri non serve a nulla, se non a demoralizzarci. Ognuno ricerca la sua particolare quiete e tranquillità. La felicità è un concetto soggettivo basato non su obiettivi raggiunti o no, ma sui valori per noi importanti.Se abbiamo difficoltà a risalire forse possiamo farlo guardando a noi stessi e prendendoci cura di noi. Cosa apprezzi di te? Cosa ti manca? Ci sono in te molto qualità, riparti da lì per ritrovare slancio.

Un caro Saluto