Dott.ssa Caterina Zanusso

Dott.ssa Caterina Zanusso

psicologo, psicoterapeuta cognitivo costruttivista

Come comunicare ai miei figli che ci stiamo separando

Cari psicologi ho letto le domande su questo tema ma ho comunque bisogno di un vostro aiuto. Ho due figli una bambina di 8 anni e un bambino di 3 anni. Ho scoperto oggi che mio marito mi ha tradita, ma era già da un po' di tempo che le cose tra di noi lentamente ed inesorabilmente ci hanno portato ad allontanarci, viviamo "separati" da un paio d'anni perché mio marito ha un'attività in una città vicino a dove abitiamo e spesso non riusciva a tornare a casa a dormire tutte le sere e quasi tutti i weekend..la media era un paio di sere a settimana. Oggi abbiamo parlato e affrontato la situazione ed è emersa la verità e siamo quindi giunti alla decisione di separarci. Mia figlia di 8 anni anni ha già capito che tra di noi le cose non stavano andando molto bene e che non eravamo più felici, inoltre ha delle amiche che hanno i genitori che si sono separati e che ne hanno parlato con lei e qualche volta è capitato che lei mi abbia rivolto delle domande e chiesto spiegazioni su cosa succede quando due genitori si separano. Io e mio marito abbiamo deciso di prenderci un paio di settimane di tempo per capire come arrivare preparati insieme a questa comunicazione e concordare cosa dirle. La mia domanda è: dobbiamo dirle del tradimento di mio marito o forse è meglio restare sul vago e non dire questa verità evitando un particolare che la farebbe solo soffrire? Con mio figlio di 3 anni invece come possiamo affrontare questo discorso così delicato?

Cara Valeria,

mi pare stiate affrontando da genitori uniti la vostra separazione e questo è un aspetto non scontato nè trascurabile, che comunicherà ai vostri figli più di mille parole. Nello specifico della domanda che pone, il motivo, come dice lei, non è il tradimento in sè, che se vuole può essere visto come un atto rappresentativo di un malessere di entrambi, il sintomo, la goccia che fa traboccare il vaso..ma il punto è il vaso. Per cui, se qualcuno le chiedesse perchè vi siete separati riuscirebbe a rispondere sovraordinando rispetto al "solo" tradimento? Per quanto faccia male, se ne avete parlato e avete deciso di separarvi invece di altre alternative evidentemente c'è qualcosa che vi fa dire "basta". Quel qualcosa lo sa solo lei (e suo marito ovviamente). Non è necessario entrare nei dettagli per spiegare, come non è necessario essere per forza vaghi. Il dolore non si può evitare a nessuno, mai, nella vita. Ma si può accompagnare nel dolore, senza lo scopo di cura immediata. Risponda quello che vorrebbe rispondere, nel senso di quello che sente di voler condividere di sè, senza appunto entrare nel merito di chi è la colpa..prenderei proprio spunto da voi, dal vostro decidere ASSIEME: non c'è una colpa, ci sono cause, non c'è un errore, ci son errori, ma non sono necessariamente gli errori che fanno separare, ma bisogni che cambiano in modi inconciliabili o semplicemente emozioni che mutano. Mamma e papà sono sempre mamma e papà, quello che cambia è che non sono marito e moglie e che non vivranno più assieme. Li ascolti, più che spiegare, forse. Al piccolo, che non conosco e ne posso parlare solo in termini generici, ugualmente non cerchi di nascondere o lenire subito..se prova ansia per il loro stare male non farà che amplificarlo. Le cose si superano..lo aiuto negli adattamenti, soprattutto dal punto di vista concreto. Potrebbe farsi aiutare da alcuni libri come "Io non mi separo" o "una fiaba per ogni perchè" o "Lilli tra due nidi"..ce ne sono molti. L'autenticità paga, ricordandosi sempre che gli adulti siete voi per cui non ci si appoggia ad un bambino, ma mi pare che questo lo abbiate già chiaro. Di più non posso dirle dietro ad uno schermo. Buona vita