Dott.ssa Chiara Polieri

Dott.ssa Chiara Polieri

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Non c’è nessuno che mi attiri veramente e ogni volta si rivelano tutti uguali

Salve a tutti, sono una ragazza di 18 anni. Ho incominciato ad uscire con i ragazzi da quando ne avevo 14/15. La situazione però non è mai stata molto sotto controllo. Conoscevo un ragazzo dopo l’altro, sia tramite Facebook che poi nella realtà. Crescendo questa cosa è aumentata al punto che non c’era mai un periodo nella mia vita in cui non mi stessi sentendo con un ragazzo e a volte anche più di uno. Capitava che messaggiassi con più ragazzi contemporaneamente e poi prendevo appuntamento con loro durante la settimana. Mi è capitato di uscire anche con due ragazzi diversi nello stesso giorno. Premetto che con questi ragazzi non è mai accaduto nulla, si trattava solo di uscire insieme e parlare per conoscersi meglio. Con qualcuno è scappato qualche bacio ma non di più. Nonostante io conoscessi così tanti ragazzi, non mi fidanzavo mai con nessuno di loro perché gira e rigira c’era sempre qualcosa che non mi piaceva di loro, caratterialmente o fisicamente. Non mi accontentavo mai. In tutto in questi anni mi sono fidanzata tre volte. La prima volta si trattava probabilmente della mia prima cotta. La seconda volta era una relazione per la quale non provavo molto interesse, ancora oggi credo che ci stessi solo per non sentirmi sola, mentre l’ultima relazione (durata un mese, la mia relazione più duratura) è stata con un ragazzo che mi ha preso tantissimo principalmente perché era identico a me. Ed è questo il reale problema: ho una stima molto alta di me stessa e non riesco a fidanzarmi con nessuno a meno che non sia identico a me o comunque molto simile. Perché io vorrei il meglio per me ed essendo così “sicura” di me stessa, reputo tutti gli altri inferiori, come se non fossero degni di stare accanto a me. Come se io avessi tanto da offrire e loro invece no. Questa è diventata una cosa ingestibile, vorrei tanto sentirmi attratta da qualcuno ma mi riesce impossibile. Come se non bastasse, ogni volta che un ragazzo cerca di ufficializzare le cose tra noi io mi rifiuto, non sentendomi pronta per una relazione seria e per paura di perdere anche la mia libertà. Un altro problema di fondo è che, uscendo con così tanti ragazzi durante gli anni, mi sono stancata adesso. Ormai li conosco a memoria, sono tutti uguali, nessuno che si differenzia dagli altri. Così ho deciso di prendermi un periodo di pausa per fare chiarezza. Dopo 8 mesi proprio ieri sera uscì con un ragazzo, sperando che le cose sarebbero andate diversamente. Invece si è ripresentato lo stesso problema: mi sono annoiata, nonostante fosse molto simile a me. Pensavo solo “cose già sentite, cose già dette”. E poi c’è sempre quella cosa che mi fa credere di essere “troppo” per lui, che io merito di meglio. Insomma, per farla breve, ho paura che dopo essere uscita con tanti ragazzi in questi anni io ora mi sia stancata di loro. Non c’è nessuno che mi attiri veramente e ogni volta si rivelano tutti uguali. Ormai conosco ogni loro mossa, ogni loro parola e tutto questo mi annoia. Sento il bisogno di novità, di qualcosa di originale. Non mi sento sola né vorrei un ragazzo adesso. Vorrei solo ricominciare ad interessarmi ai ragazzi perché ora come ora sono così stanca di loro che quasi li disprezzo. E' una situazione che potrei gestire per adesso ma ho paura per il mio futuro. Inoltre, dopo 8 mesi con la testa completamente sgombra dai ragazzi credevo che si sarebbe risolto qualcosa invece ogni problema è esattamente dove l'ho lasciato se non più intensificato.

Gentile Carlotta,

percepisco dal tono del tuo racconto che non deve essere facile per te la situazione in cui ti trovi e che ti comporta del disagio: può essere difficile alla tua età ammettere di non sapere cosa si vuole, essere indecisi tra lo stare da soli e l'intraprendere una relazione di coppia, la paura di non scegliere la persona giusta, ecc.

Da un lato il fatto di credere molto in te stessa e di avere una alta stima di te è molto importante, soprattutto per una ragazza giovanissima come te: non è difficile, infatti, incontrare ragazzi e ragazze molto insicuri a questa età per via dei cambiamenti corporei, cognitivi, sociali ecc che si affrontano. Questa caratteristica è molto positiva e va alimentata, sempre che rimanga aderente alla credenza che anche gli altri sono degni di stima da parte nostra. 

Ciò che più mi ha colpito nel tuo racconto è però l'esigenza da parte tua di trovare necessariamente qualcuno con cui stare, assieme alla presumibile paura di non riuscire ad "accontentarsi" della media, cosa che logicamente porta alla confusione che manifesti di avere. A me sembra, però, che il punto non sia tanto il fatto che gli altri non sono abbastanza o che tu sia troppo per loro ma che tu piuttosto sia spaventata dal legame o, per utilizzare le tue parole, di "perdere la tua libertà". Un legame di coppia non implica, infatti, la fine della propria indipendenza ma piuttosto una condivisione reciproca di spazi e luoghi pur rimanendo due individualità separate. Uno spunto di riflessione potrebbe provenire dalle tue relazioni passate, specie l'ultima che probabilmente da quanto scrivi può averti "presa" maggiormente. Devi capire, Carlotta, innanzitutto cosa vuoi tu da una relazione, se davvero è necessaria per la tua vita di adesso o se puoi, semplicemente, vivere in tranquillità e gioia questo momento dedicandolo a te stessa, ai tuoi interessi e a quello che ti piace e lasciare che le cose seguano il loro corso. Potresti poi riflettere su cosa hanno significato per te le tue relazioni passate, se qualcosa può averti ferita e soprattutto quale ruolo dai allo stare insieme.

Un augurio per il meglio.