Dott.ssa Chiara Polieri

Dott.ssa Chiara Polieri

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Mia figlia è lenta a scuola e sempre distratta

Buongiorno, ho una bellissima bambina di 8 anni molto allegra, simpatica e socievole sempre aperta ai dialoghi a casa. Da quest'anno l'abbiamo iscritta a un dopo scuola perché le sue insegnanti dicono che a scuola resta sempre indietro perché è lenta e poco concentrata, così anche la signora del dopo scuola mi dice la stessa cosa. Con la differenza che a scuola va volentieri mentre al dopo scuola ultimamente si fa venire il mal di testa o addirittura piange per non andare. Ho notato che non le piace perché non le piace essere sempre rimproverata e allo stesso tempo per paura di sbagliare sbaglia, non è felice quando la lascio si rattrista molto. Tutte le volte che la lascio così mi si stringe il cuore e vado via con gli occhi lucidi.... io e mio marito le abbiamo spiegato che se va al dopo scuola è perché lo facciamo per lei per migliorare e che se gli altri compagni ridono quando lei fa una battuta ridono perché è divertente no perché è stupida, ma niente da fare lei ultimamente è molto permalosa sta sempre sulle sue e mi dispiace tantissimo. Non so come fare per migliorare questo suo comportamento di lentezza e poca concentrazione...vi ringrazio anticipatamente

Gentile sig.ra,

grazie della sua condivisione.
Posso immaginare lo stato di sofferenza e disagio che deve coglierla nel vedere la tristezza di sua figlia.
E' molto importante che la bambina si trovi in un ambiente familiare comprensivo e dove potersi esprimere liberamente perché questo le dà certamente l'idea di essere da voi protetta ed amata oltre che compresa.
Potrebbe essere utile capire insieme alla bambina quali sono le sue effettive difficoltà di concentrazione; questo perché tutti noi abbiamo capacità attentive più o meno limitate e non è sempre facile concentrarsi in un compito (specie se è uno sul quale si viene spesso ripresi).
La pressione psicologica può essere elevata se si pensa ai rischi del fallimento del compito e questo potrebbe a maggior ragione causare un peggioramento della performance e un disinvestimento da parte della bambina.
L'idea di sbagliare ed essere quindi derisa e umiliata potrebbe portarla a sentirsi ancora più inadeguata e spaventata all'idea di ulteriori derisioni. In questo circolo vizioso, diviene ancora più facile sbagliare e rimanere incagliata in una situazione senza via di uscita.
Non va quindi lasciato al caso il fatto che la bambina pianga e "si fa venire il mal di testa" per non andare al doposcuola: è evidente che un disagio c'è.
Un confronto tra voi genitori, la bambina e l'insegnante potrebbe essere utile a venire a capo della situazione e aiutare la bambina a sentirsi compresa, protetta e non giudicata anche al doposcuola, oltre che a casa.
E' bene poi ricordare che i bambini sono sorprendentemente abili emotivamente e probabilmente sua figlia ha ben chiaro il motivo delle "prese in giro". Potrebbe essere utile rimandarle l'idea realistica che a volte quando una persona sbaglia gli altri possono deriderlo e prendere in giro quella persona e questo, sebbene non sia giusto, talvolta capita. Quello che è importante ricordare è che tutti possiamo sbagliare e sbagliare non implica essere un totale fallimento o che non si potrà rimediare all'errore.
Potrebbe essere utile anche per voi genitori attuare una riflessione insieme per comprendere come vi fa stare questa situazione, come vi sentite e quali pensieri vi sono passati per la mente.
Nella speranza di averle dato degli spunti di riflessione, rimango a vostra disposizione pro futuro.