Ortoterapia: il potere terapeutico del contatto con la natura
L’ortoterapia, conosciuta anche come garden therapy o terapia orticolturale, è una pratica che utilizza il contatto con la natura, coltivare piante, curare un orto, prendersi cura di fiori e spazi verdi, come strumento di benessere psicologico, cognitivo, emotivo e sociale. Negli ultimi anni sta vivendo un crescente interesse, grazie alla sua efficacia nel migliorare la qualità della vita di persone di tutte le età.
L’idea che la natura abbia un effetto benefico sull’essere umano è antica: filosofi, medici e pedagogisti hanno sempre riconosciuto il potere rigenerante del verde. Tuttavia, l’ortoterapia come disciplina strutturata nasce nel Novecento, soprattutto negli Stati Uniti, dove viene utilizzata in contesti clinici, riabilitativi e nei programmi educativi.
Alla base dell’ortoterapia ci sono alcuni principi chiave:
Il contatto con la natura regola il sistema nervoso, riducendo stress e ansia.
La cura delle piante attiva sensi, concentrazione e attenzione, migliorando funzioni cognitive.
Il prendersi cura di qualcosa che cresce favorisce autostima e senso di autoefficacia.
La condivisione di attività in gruppo potenzia abilità sociali e cooperazione.
La natura ha un effetto calmante: rallenta la frequenza cardiaca, stabilizza il respiro e promuove un senso di quiete. Gli studi mostrano che lavorare con la terra abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
Vedere crescere una pianta grazie alle proprie cure dà un senso di competenza e gratificazione. È una forma concreta e immediata di successo personale.
Coltivare richiede osservazione, cura dei dettagli e memoria. Per questo viene utilizzata anche con persone che presentano disturbi dell’attenzione o decadimento cognitivo.
L’orto stimola calma, gratitudine e meraviglia. Il contatto con la terra aiuta a radicarsi nel presente, riducendo ruminazioni e pensieri negativi.
In contesti scolastici o riabilitativi, lavorare insieme nell’orto favorisce cooperazione, comunicazione e responsabilità condivisa.
L’ortoterapia è un efficace strumento educativo: aiuta a sviluppare attenzione, responsabilità, rispetto per l’ambiente e competenze emotive. Le attività pratiche danno grande soddisfazione agli studenti e possono essere integrate nei percorsi di educazione ambientale e affettiva.
Viene impiegata nei percorsi per persone con depressione, ansia, disturbi dell’umore, traumi e difficoltà relazionali. È utile anche nella riabilitazione motoria e cognitiva (anziani, persone con disabilità, pazienti in recupero fisico).
Favorisce inclusione, regolazione emotiva e abilità sociali. È spesso utilizzata con adolescenti che presentano fragilità comportamentali, dipendenze o tratti oppositivi.
Migliora il tono dell’umore, favorisce la memoria autobiografica e riduce il senso di isolamento negli anziani.
L’ortoterapia coinvolge contemporaneamente:
Il corpo: movimento, coordinazione, manualità fine.
La mente: pianificazione, problem solving, attenzione.
Le emozioni: cura, responsabilità, connessione.
La dimensione sociale: lavorare insieme per un progetto comune.
Questa integrazione multisensoriale la rende una pratica potente e accessibile a tutti.
Creare piccoli orti didattici o “aiuole emotive”.
Progettare attività settimanali di semina, cura e osservazione.
Integrare percorsi di educazione ambientale, alimentare ed emotiva.
Utilizzare la cura delle piante come metafora del prendersi cura di sé e degli altri.
Favorire lavori di gruppo per stimolare cooperazione e responsabilità.
L’ortoterapia è molto più che un hobby: è una pratica che favorisce benessere psicologico, relazionale e cognitivo, accessibile a tutte le età. Inserirla in scuole, comunità e contesti clinici significa offrire alle persone un modo semplice e profondo per ritrovare equilibrio, calma e senso di sé attraverso il contatto con la natura.
Psicologo, Psicoterapeuta - Lecco
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