Mia figlia di 2 anni e mezzo non riesce a staccarsi da noi, cosa potrei fare per aiutarla?

Salve, sono la mamma di una bimba di due anni e mezzo. Dai sei mesi ai suoi primi due anni mia figlia è cresciuta con sua zia e non aveva problemi ad allontanarsi da me. Essendo una bambina molto socievole e desiderosa di apprendere, ho pensato, anche per farla socializzare, di farle frequentare il nido. L'inserimento non si è rivelato facile, ma la situazione è peggiorata da quando ha cominciato a vomitare a scuola, e lo fa o dopo che io o mio marito siamo andati via, cioè al momento del distacco, o dopo pranzo, momento che di solito condivide con noi. Le maestre ci dicono che dopo aver vomitato non mostra segni di malessere ma che anzi è come se nulla fosse successo. Mi dicono inoltre che piange ogni qualvolta si cambia aula, nei passaggi al bagno o alla mensa, come se si spaventasse per una situazione nuova. Ovvio che raramente mangia a mensa e quindi molte volte mangia a casa al ritorno con noi...lei a scuola rifiuta il pasto per condividerlo a casa con noi(lo ha riferito alle maestre). Cosa dovrei fare per questi due problemi? Grazie mille

Buongiorno,

non è semplice per un genitore sopportare un inserimento al nido così, perchè vedere i propri figli così in difficoltà è molto dura sia per i bimbi stessi, sia per chi li sta accompagnando in questo percorso.

Per molti bambini i cambiamenti sono dei passaggi delicati e hanno bisogno di molto tempo e pazienza. Uno dei segnali più frequenti di disagio che lanciano è proprio il rifiuto del cibo. 

Dobbiamo pensare però che anche noi adulti spesso quando siamo davanti a dei cambiamenti che non ci aspettiamo, ci adattiamo con fatica e abbiamo delle reazioni di stress! proviamo ad immaginare cosa possono passare i piccoli che hanno meno strumenti di noi!

Solitamente però il rifiuto del cibo e le altre manifestazioni vanno prese con le dovute cautele: è vero che sono segno di disagio, ma allo stesso tempo , se facciamo vedere che siamo spaventati, diventano uno strumento per bloccare ulteriormente il bambino nella sua crescita.

Allora proviamo a chiederci cosa aiuta una persona all'adattamento: 

1. portarsi con sè delle cose che danno sicurezza

2. affrontare il cambiamento in modo graduale

3. vedere che le persone intorno sono serene e non spaventate

4. migliorare tutti gli strumenti che possono aiutarci nell cambiamento: ad esempio se il bambino fatica a interagire, si potrebbero creare occasioni all'esterno della scuola per migliorare le sue relazioni interpersonali

Solitamente nelle scuole è presente una figura, quella della psicopedagogista, che supporta proprio queste situazioni. Provi a verificare se è presente anche nel nido dove porta sua figlia.

Ultimo punto da considerare è che la bimba ha due anni e mezzo: si dovrebbero valutare bene le sue competenze e capire se sono affini con i bambini del nido, solitamente più piccoli e forse si sarebbe potuto valutare l'inserimento alla scuola dell'infanzia. Tuttavia non è utile affrontare un'altro cambiamento adesso, per cui è bene procedere per questa strada.

Spero di esserle stata d'aiuto!!