Problemi con uno zio
Salve a tutti, ho una domanda in merito a mio zio (fratello di mia madre). Praticamente l’anno scorso e mancata mia nonna il che ci ha portato ad incontrarci tutti i parenti. Il problema si è presentato quando questo zio ha iniziato ad attaccarmi su tutti i punti di vista da quello fisico pente pesavo 75 kg e sono alta 165cm e ho 29 anni e sono sposata, al fatto che ho solo una figlia e non ho altri figli (lui ha 8 figli e ha 40 anni più i meno) e tante altre cose. Al che ho evitato di rispondere perche essendo in periodo di lutto e rispetto per mia nonna, le sue erano frecciatine pesanti. Un episodio in particolare mi ritorna in mente quando ero appena adolescente eravamo ad una grigliata e lui mi ha abbracciata da dietro senza che me ne accorgessi e ha infilato la mano sotto la maglietta fino al seno, io mi sono scansata e mia madre ha visto la scena, e gli ha fatto una scenata e litigata la davanti a tutti. E da allora lui per qualsiasi così mi attacca anche se io non proferisco parola e non lo considero. La domanda e perché nonostante io non gli dia corda lui continua ad attaccarmi?
Buongiorno, capisco il suo disagio, ha fatto benissimo a cercare un confronto attraverso la sua domanda. Purtroppo, non conoscendo suo zio, non è possibile dare risposte precise e certe alla sua domanda. Sicuramente, il comportamento che lei descrive è indice di un disagio psicologico. Probabilmente, il fatto di essere stato respinto da lei lo ha messo di fronte alle sue difficoltà che, però, non è ancora in grado di affrontare. Per non doversi confrontare con l'idea di avere dei "problemi" da risolvere, suo zio sta cercando di far apparire lei come una persona "problematica". Non sempre le persone hanno la forza di vedere e accettare di avere sofferenze e disagi psicologici. Uno dei modi per allontanarsi dal confronto con le proprie fragilità è attribuirle agli altri. Forse suo zio sta cercando di fare apparire "sbagliata" lei perché non ha la forza e il coraggio di confrontarsi con le sue personali difficoltà ed errori. La cosa più importante è che lei riesca a non farsi "suggestionare" e convincere da questa tesi. È suo zio ad avere dei problemi, non lei. Se il comportamento di suo zio genera in lei (che non ha assolutamente nessuna colpa o responsabilità) disagio o sofferenza, potrebbe essere utile avere un confronto con uno psicologo. Nel caso, sono disponibile ad incontrarla anche online o in presenza. Mi contatti pure anche via WhatsApp se desidera ulteriori informazioni o chiarimenti. Un cordiale saluto, Dott.ssa Claudia Cenni.
Psicoterapeuta - Savona