Il lavoro è divenuto fonte di forte ansia e stress

Grazie per l'attenzione, sono una insegnante in "crisi di identità" e il lavoro è divenuto fonte di forte ansia e stress. Ho sempre sofferto di crisi depressive, risolte con farmaci e tentativi di psicoterapia, ma i risultati non sono stati positivi. Ora, con 32 anni di servizio, mi sento svuotata, inadeguata e senza nessuno stimolo, nonostanti ami la mia professione. Vorrei la libertà, questa parola magica mi ossessiona e la mia vita è diventata un corto circuito snza via di uscita. La situazione familiare non è brillante e inseguo sogni imossibili di fuga e viaggi ai confini del mondo. L'ansia mi sta uccidendo e provoca molti malesseri psicosomatici. Grazie per le gentili risposte. Francesca.

Gentile Francesca, da quello che lei scrive emerge un tentativo di comunicare la sua sofferenza ma quasi come spostarne il carico con tutto il suo peso a qualcun altro senza cercare realmente un aiuto che si sviluppi in un percorso condiviso con uno psicologo. Lo stesso emerge anche quando lei parla di "tentativi di psicoterapia". Io le pongo vivamente l'attenzione verso una semplice questione:È più "pressante" la sofferenza o la fuga in mondi impossibili? Forse sia che prevalga la sofferenza sia che prevalga la fuga occorrerebbe una sua azione responsabile verso un reale percorso di cura. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti