Educare i figli picchiandoli

Salve, vorrei sapere in merito all'educazione dei figli, quando si può definire lecito, educativo punire i propri figli, picchiandoli... Esiste un detto nella cultura popolare della mia regione riguardo questa scelta, secondo cui i figli "belli", cioè educati e responsabili vengono su con il pane ma anche con le percosse, mentre nutrirli e dedicargli premure senza picchiarli, significherebbe viziarli e farli crescere squilibrati e incoerenti. Mi sono sempre interrogata sull'attendibilità di questo proverbio, con cui molti genitori tendono a giustificare atti di violenza nei confronti dei propri figli, senza preoccuparsi sul serio di instaurare un sano dialogo con i bambini, indicando errori e motivazioni. Vorrei capire quali consigli la psicologia ci può fornire al riguardo, magari anche con esempi partici. Ringrazio in anticipo per la disponibilità e complimenti per il portale!

Gentile Giovanna, la risposta la ritrova nella stesso verbo educare. Educare ha tra i sui significati quello di "coltivare". Se si usano mezzi coercitivi l'esempio educativo per il bambino sarà un modello coercitivo quindi violento. Il seme della coercizione origina un adulto che a sua volta risolverà i problemi attraverso comportamenti o apertamente aggressivi o attraverso sotterfugi (la aggressività passiva). Infine, un bambino maltrattato non è solo quello che subisce uno stile educativo coercitivo ma anche quello viziato. Un bambino viziato come quello maltrattato non potrà crescere con radici forti.