Ho un comportamento anormale verso il cibo

Salve, non so se questo si può considerare un grave problema, ma non riesco ad uscirne da sola e avrei bisogno di un aiuto. È da un bel po' di anni che ho un comportamento anormale verso il cibo. Ci sono giorni che mi abbuffo,talmente tanto da star male, ma continuo a mangiare. Altri che mi impongo di mettermi a dieta e iniziare a mangiare sano,ma durò solo tre giorni (in cui non mangio praticamente nulla). Nel giro di tre anni sono ingrassata e dimagrita di 12 kg per 4 volte. Non riesco mai a mantenere il peso (prendo 3 kg in due giorni). Di solito so prevedere i giorni in cui mi abbuffo; divento apatica,depressa e mi sempre che il cibo sia il mio unico conforto. Non riesco a mangiare normalmente,non mangio nulla di sano e il mio menu è fatto perlopiu di dolci e schifezze varie. Questo capita due giorni su quattro. Inoltre ho la tendenza di esagerare con le serie TV, rimango imbambolata davanti al computer per 12 ore di fila. In questi giorni non voglio parlare con nessuno,non vado a scuola perché mi sento grassa e brutta e smetto di rispondere al cellulare. Purtroppo queste cose capitano molto spesso e ciò mi impedisce di condurre una vita “normale“ Scusatemi per gli eventuali errori grammaticali, ma vado di fretta. Grazie mille

Gentile Yulia lei ha descritto un comportamento alimentare che la porta ad isolarsi per timore di essere giudicata e svalutata dal prossimo. Ma la svalutazione c'è già in lei che non si stima e che di conseguenza entra in uno stato depressivo. Il cibo e l'alimentazione disordinata, in modo circolare, non fanno altro  che aggravare il suo stato d'animo così che lei si  avverta sempre più prigioniera di uno schema mentecorpo che si ripete da qualche tempo. Lei non accenna alle sue relazioni sociali, alle sue amicizie, ai rapporti familiari e in modo particolare al rapporto con sua madre. Temi su cui riflettere. La svalutazione del corpo segue la svalutazione di Sé. Il non credere nella sua capacità di reagire positivamente alle sofferenze che le procurano le frustrazioni di aspettative e desideri che non si realizzano la portano direttamente a una falsa compensazione. Cosa fare? E' altamente positivo che lei abbia scritto lanciando un allarme perchè si rende conto che le cose non vanno bene. Io le consiglio di parlare sinceramente al suo medico che probabilmente le farà fare alcune analisi. Qualora avesse la possibilità consulti una Dietologa in modo che sotto la sua direzione tenti di attenersi ad una dieta. Nel caso, come d'altra parte afferma, non riesca ad attenersi alle prescrizioni sarà il caso che lei si apra a dei colloqui di psicoterapia all'ASL della sua zona o in privato. Lei è molto giovane e quindi non si trascuri in modo da superare questa crisi psicologica che non so quando è iniziata.