Non ho voglia di fare niente

Salve, vi spiego in breve la mia storia. Ho 33 anni e vivo in periferia di Napoli, da che ho ricordo, da adolescente avevo tanta voglia di fare e di stare con gli altri, poi piano piano il declino e il ritiro. Non ho mai voglia di uscire, ho paura di tutto. Non ho voglia di lavorare, ho paura di fallire, anche perché a lavoro sembrano tutti così seri. Fino a un mese fa lavoravo, in realtà l'esperienza è durata poco, circa tre mesi, ma ogni giorno penavo a come scappare e a dimettermi, anche se, a dire la verità, non ricevevo troppe pressioni, ma l'idea di passare 8 ore impegnato su qualcosa mi faceva e mi fa stare male. Ad un certo punto avevo un rigetto per il lavoro, non riuscivo a concentrarmi, gambe e braccia le sentivo "vuote", come se il mio corpo si rifiutasse. La mia domanda è: dal momento che queste sensazioni le sperimento un po' per tutto ciò che non mi va di fare, c'è un modo per migliorare questo aspetto di me? Io voglio lavorare, ma mi stanco facilmente delle cose.

Buonasera Francesco,

grazie per avere condiviso con noi il tuo disagio, scrivi di non voler fare, di aver paura di fallire, eppure hai scritto qui, fa pensare che tu abbia voglia di cambiare la tua situazione.

Non posso darti una soluzione “pratica” al tuo malessere, sarebbe importante infatti capire cosa e quando si è verificato il cambiamento di cui parli e che riconduci al periodo adolescenziale.

Altro aspetto non trascurabile è come hai affrontato la tua esperienza lavorativa e come si inserisce nel tuo mondo interno sociale, affettivo e soprattutto emotivo.

La risposta alla tua domanda è si, certo che si può cambiare facendo un percorso prima di tutto di conoscenza delle motivazioni che ci creano il disagio e trovare dentro di noi risorse che abbiamo, ma non riconosciamo.

Resto a tua disposizione anche online se lo desideri. Ti faccio in bocca al lupo!

Saluti

Dott.ssa Cristina Marsella