Dott.ssa Cristina Nobile

Dott.ssa Cristina Nobile

Psicologa, Psicoterapeuta

I miei genitori oppressivi e manipolatori mi fanno stare male, come risolvere?

Salve a tutti sono Giorgia e ho 18 anni. Fin da piccola sono sempre stata una bambina educata e ubbidiente ai miei genitori, l’unico problema è che loro hanno sempre scelto per me, a cominciare dallo sport, dalla scuola e dai corsi pomeridiani di inglese, nonostante io non fossi d’accordo con le loro scelte. Quando ero più piccola non mi rendevo conto di queste cose perché sentivo il bisogno di compiacere i miei genitori, adesso che ho 18 anni sento il bisogno di fare le mie scelte, solo che purtroppo i miei genitori non mi capiscono, mi reputano una ragazzina viziata e mi sminuiscono minacciandomi. Alla fine di tutti i confronti con i miei genitori sfocio sempre in un pianto isterico, mi sento giudicata e non capita e purtroppo questa cosa mi capita ogni volta che ho confronti e discussioni con altre persone. Al momento la cosa che mi tormenta di più è questo corso di inglese con esame finale di livello avanzato “advanced”, che io non ho scelto di fare e per cui non mi sento ancora pronta. In aggiunta a questo nel corso mi ritrovo con altre due persone adulte( 30 e 50 ) anni e in più ho altri mille impegni tra cui maturità, compiti, sport agonistico, un altro esame di inglese di livello precedente a questo corso rimandato per colpa del COVID ed esame di scuolaguida. In più a tutto questo i miei genitori dovevano pure iscrivermi a quest’ altro corso di inglese, senza mia autorizzazione e pagando un sacco di soldi. Ovviamente mi obbligano e minacciano ad andare, nonostante io fossi stressata e male.

Buongiorno Giorgia, ti scrivo le mie impressioni dopo aver letto il tuo messaggio. Innanzitutto complimenti perchè, alla tua giovane età, cerchi la tua strada e ti interroghi su quello che ti succede!

Se sei sempre stata educata, ubbidiente e hai fatto il possibile per compiacere i tuoi genitori, è verosimile che loro si aspettino che tu continui a comportarti allo stesso modo. Credo che, dal loro punto di vista, quello che tu stai cercando di fare (le tue scelte) sia inaspettato e probabilmente non gradito. E' possibile che, per loro, se tu continuassi a essere ubbidiente e compiacente, in qualche modo sarebbe "più semplice".

Naturalmente tu stai crescendo e senti sempre di più il bisogno di fare le tue scelte. Questa è la vita e non c'è niente di sbagliato in questo! Al contrario. La questione è: chi sta cambiando sei tu. Renditi conto che quando tu cambi, le persone intorno a te possono esserne contente oppure no. Possono accettarlo oppure no, approvare oppure no. Si tratta di imparare, un pochino alla volta, a "sostenere" la scomodità di sentirti disapprovata, non accettata, criticata...

Ho la sensazione, leggendoti, che ci sia una parte di te per cui è molto importante dare il meglio, fare le cose al massimo delle tue possibilità, raggiungere prestazioni di livello. In questo c'è sicuramente una intenzione "positiva" che ti permette di raggiungere qualcosa di molto importante per te (l'approvazione e l'accettazione degli altri), anche se il livello di stress che comporta è alto. Scrivi che vieni minacciata: di che cosa? Di toglierti l'affetto? L'amore? L'approvazione?

Credo che un punto sul quale potresti iniziare a riflettere è sul cambiamento che stai mettendo in atto in questa fase della tua vita: il passaggio dal bisogno di "com-piacere gli altri" al bisogno e alla ricerca di "piacere a te stessa".

Buona continuazione!