Dott.ssa Cristina Nobile

Dott.ssa Cristina Nobile

Psicologa, Psicoterapeuta

Mio figlio di 7 anni ha difficoltà a socializzare

Buongiorno, vi scrivo perché io e mia moglie non sappiamo come aiutare nostro figlio a socializzare con gli altri bambini, sia a casa che a scuola.
Fin da quando era più piccolo non ha mai cercato molto la compagnia di altri bambini, preferisce per esempio stare con me o i suoi nonni a fare l'orto, catturare insetti, ragni, formiche ecc.. e rinchiuderli nei barattoli di vetro.
Come ho già detto avevamo notato questa sua difficoltà nel socializzare spronandolo a giocare con gli altri senza ottenere grandi risultati, si rifiuta e addirittura se insistiamo si arrabbia.
Ieri abbiamo avuto i colloqui con le maestre e ci ha fatto molto male sentire anche da loro che nostro figlio viene escluso dal gioco, viene preso in giro anche per la la sua altezza perché è un po' bassino, lui oltretutto è permaloso e si arrabbia facilmente, così preferisce stare con i grandi.
Le maestre in questo caso come possono aiutare mio figlio a inserirsi nei gruppi che creano i bambini nel gioco?
io e mia moglie cosa dobbiamo e possiamo fare per aiutare nostro figlio?

Buongiorno gentile utente,

leggendo il suo messaggio la sensazione che ho è che lei stia facendo un confronto, un paragone fra l'età anagrafica di suo figlio e l'età che lui dimostra (nei comportamenti e nei discorsi).

E che, per il suo modo di vedere, ci sia qualcosa che non combacia e che secondo lei dovrebbe combaciare...

Potrebbe essere che secondo lei è troppo "piccolo" o troppo "grande" (nel senso di immaturo/maturo) per la sua età. E' solo un'ipotesi.

Quello che io capisco è che suo figlio, mentre è insieme agli altri bambini, viene preso in giro ed escluso e, a quel punto, non cerca più la compagnia degli altri bambini.

Ci scrive anche che si arrabbia quando voi insistete e quando gli altri lo prendono in giro. Questo mi sembra normale.

C'è un filo conduttore nelle due situazioni ed è la pressione: "sii più socievole" e "sii più alto", in sostanza "sii diverso da come sei".

Credo che suo figlio non si senta accettato per quello che è e, isolandosi, cerchi di preservare il suo modo di essere.

Gli faccia sentire che gli vuole bene così com'è, per quello che è e che lei ha fiducia che crescerà bene e forte, un pochino alla volta. Questo lo dovrebbe tranquillizzare rispetto al fatto di sentire che non "deve" essere come gli altri si aspettano che lui sia e permettergli di esprimersi e di mostrare di più sé stesso per quello che è.

Un cordiale saluto.