Dott. Daniel Michael Portolani

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Dott. Daniel Michael Portolani

psicologo, psicoterapeuta, consulente sessuale

Non so se devo rivolgermi ad uno specialista

Nove mesi fa ho affrontato la mia prima rottura in campo sentimentale, e non l’ho presa affatto bene, soprattutto dopo un riavvicinamento andato in fumo sono diventata l’ombra di me stessa, passavo le giornate chiusa in casa e mi sentivo come se stessi per morire, credo di aver sviluppato anche un forte disturbo d’ansia. Da un paio di mesi a questa parte i sintomi sembrano essersi attenuati, ma non riesco comunque a liberarmi del fantasma della persona che mi ha ferito. Quotidianamente non rappresenta più un pensiero fisso, ma è comunque presente.
Ciò che mi preoccupa è quello che dico quando sono sotto effetto di alcol, perché contatto questa persona con cui non ho più rapporti e ho costantemente bisogno di averla accanto. Sono preoccupata anche perché l’ultima volta ho chiesto di essere uccisa perché sono inutile a questo mondo. Un pensiero simile è latente in me anche da sobria, ma non penserei mai alla morte.
Credo di avere anche un disturbo legato all’ansia sociale, ma non posso esserne sicura.
Vorrei capire se tutto ciò solo una fase per cui non dovrei preoccuparmi, o se dovrei effettivamente parlare con qualcuno di esperto.

Gentile Miriam,

la risposta alla Sua domanda è si. La concomitanza di fattori quali uso di sostanze (alcool), ideazione suicidaria, umore flesso e ansia deve essere affrontata rivolgendosi a uno specialista. La Sua situazione è risolvibile, e può senza dubbio superare questo momento, a patto che si responsabilizzi sulla necessità di cominciare un percorso. Il "fantasma" della persona con cui aveva una relazione sparirà presto, ma la modalità con cui ha affrontato la rottura deve essere messa a tema per comprenderne i motivi ed evitare che si ripeta in futuro, oltre che per la risoluzione immediata della sintomatologia.

In bocca al lupo!

Cordialmente