Dott. Daniel Michael Portolani

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Dott. Daniel Michael Portolani

psicologo, psicoterapeuta, consulente sessuale

Si può avere paura di tutto e pensare di avere in ogni momento un infarto?

Salve a tutti sono un ragazzo di 23 anni che da circa 6 non riesco ad uscire da una situazione molto molto spiacevole 6 anni fa ho avuto una congestione dopo aver mangiato troppo e aver fatto subito sport da quel giorno e iniziato il mio incubo quasi tutti i giorni al pronto soccorso con palpitazioni dolori al torace e sintomi di svenimento ho lasciato lo sport sono ingrassato notevolmente e oggi come faccio un rampa di scale mi viene l affanno all'inizio ero tranquillo poi i medici hanno iniziato a dirmi che ho l'ansia che è la mia testa a provocare tutto ciò è io non ci credevo e stavo sempre più male fino ad arrivare ad oggi che ho sempre paura di tutto il cuore mi batte sempre a mille sto sempre in allerta aspetto 24 su 24 che mi colpisca un infarto non ce la faccioni...la mia paura estrema e che queste paure che io ho in continuazione tutti i giorni e che di conseguenza mi fanno battere il cuore forte me lo facciano fermare...un arresto cardiaco ho sempre dolori al torace giramenti di testa sensazione di confusione e annebbiamento della vista debolezza e tremore.lavoro cerco di condurre una vita quasi normale anche se potrei fare molto di più ma sono bloccato da tutto ciò....cosa devo fare?

Caro Giorgio, deve intraprendere un percorso psicoterapeutico. L'ipervigilanza che ha sviluppato sugli aspetti di visceralità corporea comporta l'allarme ogni qualvolta questi escono dal range di familiarità; a sua volta questo provoca allerta e ansia e costituisce un circolo vizioso nel quale Lei è sempre in balia di sensazioni corporee impossibili da mettere a tema e da riconfigurare correttamente, perchè sganciate dal contesto in cui vengono esperite. Ne deriva l'associazione con una problematica organica incipiente (infarto) in assenza tuttavia di segni organici che la giustifichino (come testimoniato dalle visite mediche che sono il primissimo step da affrontare in casi come il Suo). 

E' normale che Lei si senta bloccato: come può esserci progettualità laddove il futuro è fonte costante di ansia al punto da impedirci ogni passo per il rischio percepito di morire? Contatti un terapeuta nella Sua zona. E' un problema dal quale si può liberare, ma non indugerei oltre. In bocca al lupo, cordialità. DMP