Dott. Daniel Michael Portolani

leggi (1)

Dott. Daniel Michael Portolani

psicologo, psicoterapeuta, consulente sessuale

Non provo piacere durante il rapporto...

Salve, ho un problema che avrei dovuto affrontare tanto tempo fa ma non ne ho mai avuto il coraggio. Ho 29 anni mi chiamo Rosy, ho avuto il mio primo rapporto a 16 anni con il mio attuale marito, non ho mai provato piacere durante la penetrazione, solo con la stimolazione del clitoride raggiungo l'orgasmo ( con le dita o per sfregamento) ma quando mio marito è dentro di me sento il vuoto più totale (come se non lo stessi facendo) Ho provato anche da sola con sexy toy ma nulla. Non provo desiderio sessuale sarà perché non provo piacere durante la penetrazione e quindi non ho stimoli...
Grazie anticipatamente

Buongiorno, il fatto che Lei raggiunga l'orgasmo con la stimolazione clitoridea e non con quella penetrativa vaginale è un fattore molto comune, e non è indicativo di nessun tipo di problema. Sicuramente il fatto che Lei non provi piacere durante i rapporti non facilita il desiderio sessuale ad averne di nuovi, ma se questo sia un problema primario o una semplice conseguenza è da indagarsi ulteriormente (ad es: prova desiderio verso altre persone? e nell'autoerotismo?). Sono quasi sempre collegati, questo è indubbio. Il fatto che Lei abbia avuto esperienze solo con un partner non facilita la discriminazione tra una difficoltà personale generalizzata e una situazionale, ma uno screening sessuologico chiarirebbe il problema. Il punto è comprendere il perchè di questa sofferenza connessa alla mancanza di piacere durante la penetrazione (che, ripeto, di per sè è abbastanza comune) e quale ruolo gioca il partner in questo. Se Le basta la rassicurazione di "normalità" penso dalla risposta mia e dei colleghi Lei possa riceverla; viceversa, è da indagare ulteriormente. Ha preso in considerazione l'idea di affrontare un percorso sessuologico di consulenza? Nei primi incontri Le verrebbe richiesta un'anamnesi volta a chiarire il problema (anche con la presenza del partner!) e, in seguito, a seconda del risultato, il trattamento consisterebbe in una semplice psicoeducazione o, viceversa, in un percorso più strutturato tramite una serie di tecniche (focalizzazione sensoriale, ad es, da sola e con il compagno) fino alla presa in carico terapeutica (verosimilmente individuale). A disposizione, cordialità. DP