Dott.ssa Daria Carli Giori

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Dott.ssa Daria Carli Giori

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R.

Ci può essere un collegamento tra ansia e disnomia?

Gentili dottori,
mi chiamo Simone, 24 anni e sono uno studente di medicina ormai prossimo all'ultimo anno; l'ansia e lo stress mi fanno compagnia praticamente ogni giorno ormai.

Circa un mese fa, dopo aver finito l'ultimo esame della sessione estiva, sono partito per le vacanze e ho notato a volte una difficoltà ad iniziare un discorso, anche se poi una volta iniziato non avevo nessun tipo di problema. Già qui ho iniziato a pensare che avessi qualche problema.
Una mattina poi, quando mi trovavo ad Innsbruck durante una passeggiata nel centro, ho iniziato ad avere una sensazione di "confusione" mentale (anche colpa della difficoltà con la lingua locale) e questo mi ha messo molta ansia fino a quasi sfociare in un attacco di panico, anche se poi si è risolto semplicemente fermandomi e isolandomi un attimo.

Da quel momento la mia paura di avere qualche problema di linguaggio/memoria è aumentato.
Da quando sono tornato a casa mi capita di avere dei momenti in cui in un discorso non ricordo una parola di un oggetto, o gelateria, o il nome di una persona che magari non vedo da un po' e questo mi genera ancora più ansia ed entro ancora più in confusione. Premetto che probabilmente sono anche ipocondriaco e mi preoccupo subito per qualsiasi cosa: 2 anni fa ho avuto dei periodi di palpitazioni e la paura di avere un possibile infarto (che si è risolto andando dal cardiologo che mi ha tranquillizzato e da lì sono finiti tutti i sintomi).

Ho anche scaricato delle app per fare esercizi mentali e mi sembra di non avere nessun problema di memoria, anche perché non ho più difficoltà del solito a ricordare le cose che sto studiando, o gli appuntamenti che ho durante la settimana.
Da qualche giorno iniziavo a pensare meno a questo mio problema e infatti stavo andando meglio, ma oggi mi è di nuovo capitato di non ricordare subito il nome di un oggetto (un pastello a cera) e mi è venuta ancora più ansia.

Quest'ansia di essere "malato" è il primo pensiero di quando mi sveglio alla mattina e l'ultimo quando vado a letto. Avete dei consigli per riuscire a stare meglio?

Vi ringrazio davvero per avermi dedicato del tempo.

Gentile Simone,

Dalle sue parole emerge un forte bisogno di controllo: da dove nasce questa esigenza?

Si prepara ad affrontare l’ultimo anno del suo corso di studi: come vive questo momento, quali aspettative nutre verso questo importante passaggio nella sua vita?

Che cosa accade nel suo corpo quando prova la sensazione di “confusione” mentale?

Il non ricordare il nome di un oggetto o di una persona potrebbe rivelarsi una sorta di messaggio che il corpo invia per lasciare spazio a qualcosa d’Altro che vuole emergere, proprio durante il tempo di una vacanza estiva o l’occasione di una pausa di relax dove l’opportunità del controllo viene meno.

Sarebbe utile riflettere sulla storia attuale (e passata) del suo disagio per dare una giusta collocazione e significato alla sintomatologia esperita.

Cordiali saluti.

Dottoressa Daria Carli Giori

Psicologa Psicoterapeuta a Sesto Calende (VA) e online.

domande e risposte

Dott.ssaDaria Carli Giori

psicologa, psicoterapeuta, terapeuta E.M.D.R. - Varese

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