Dott. Davide Bonfanti

Dott. Davide Bonfanti

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Mio figlio non riesce a giocare con i bambini

Salve, ho un bimbo di 5 anni che ha problemi di socializzazione. Va all'asilo da quando aveva 4 mesi ma nonostante questo non riesce a giocare con i bambini. Cerco di portarlo in ludoteca, alle feste di compleanno dei compagni, di invitare un amichetto a casa ma il risultato è che seppure inizialmente è contento ed è lui che cerca compagnia, poi va a finire che piange per ogni cosa. Vuole fare sempre come dice lui e se non la ottiene mette il broncio e piange. A scuola le maestre mi dicono che ha imparato a relazionarsi meglio con i compagni ma non accetta le regole e bisogna imporsi. Non so più come comportarmi e sinceramente mi fa star male questa sua incapacità di giocare con i coetanei. Potreste darmi qualche consiglio?! Grazie!

Buonasera Laura, mi sembra che lei stia chiedendo aiuto per trovare un senso a questi comportamenti di suo figlio che ha identificato nella socializzazione..mantenga una prospettiva aperta e di sincera curiosità senza farsi prendere dallo di sconforto e dal senso di estraneità, non ha disimparato a leggere i bisogni di suo figlio, sono cambiati, sta affrontando un tema scottante anche per noi adulti farsi addomesticare dalle regole della scuola materna, della convivenza civile, e questo produrrà una reazione di aggressività in lui che non sa gestire. Reagisce alle costrizioni culturali perché sta rendendosi conto di essere una persona relazionale. Da piccolo tiranno li viene richiesto di diventare civile, ma è sulla buona strada per aiutarlo bisogna fornirli nuovi strumenti però da una parte responsabilizzarlo su alcune mansioni, incoraggiandolo e mai svilendolo, la vergogna è un sentimento da non incoraggiare, e poi leggendogli qualche fiaba (io consiglio le originali dei fratelli Grimm) prima di dormire e salutandolo in maniera serena dicendogli ci vediamo domani mattina. Insomma perdere la libertà ha un prezzo e il processo di autonomia personale deve ai passo. Una volta esistevano riti di passaggio che aiutavano i bambini e gli adolescenti a compiere quelle rinascite che la cultura e la socializzazione richiedono, oggi pensiamo che mettere in mano un cellulare o un mouse possa costituire una acquisizione di autonomia, forse possono esserlo anche questi se presentati in una modalità adeguata e definitiva, ma 5 anni sono troppo presto. La saluto