Dott.ssa Delia Guagnano

Dott.ssa Delia Guagnano

Psicologo, Psicoterapeuta

Come affrontare i pensieri suicidi e il sentirsi inadeguati?

Sono una ragazza di 20 anni, determinata, sognatrice e a detta degli altri “brillante” “geniale”. Potrebbe sembrare tutto alquanto normale, ma purtroppo l’altra faccia della medaglia raffigura una persona insicura, infelice ed incapace di trattenere le proprie lacrime ogni volta che una situazione sfugge leggermente dalle mie mani. Ho iniziato a soffrire di depressione intorno ai 12, in cui compivo gesti di autolesionismo fisico e facevo pensieri inadeguati. Credo che il tutto sia scaturito dal rifiuto del mio aspetto e dal contempo dalla morte di un caro. Ma allora non sapevo cosa fosse la depressione, solo andando avanti ho capito con che cosa stavo lottando. Sono arrivata a 20 anni con dei traumi alle mie spalle (accumulati soprattutto al mio diciottesimo anno di età), inoltre da un lungo periodo a questa parte ho iniziato a sviluppare pensieri suicidi. Sembra quasi non vogliano lasciare la mia mente e ogni giorno sempre di più sento la pressione del mondo che mi è intorno e cado sempre più in basso. Tutto non va, ho perso tutti gli obiettivi che mi ero prefissata e credo che non abbia più senso continuare. Ho provato a parlarne con la mia famiglia e amici di questo problema ma sembra quasi che nessuno voglia ascoltarmi o forse prendono con troppa superficialità le mie parole. Credono che non sia vero? Credono che se si ha la depressione non se ne possa parlare apertamente? Ed io mi chiedo, deve per forza “scapparci” il morto per dimostrare il mio stato d’animo? Io non so cosa fare. Mi sembra che in me convivano due persone. Quella determinata e sognatrice che vuole viaggiare per il mondo e ottenere la carriera dei propri sogni, e l’altra persona che è stanca e non prova nulla se non delusione nei propri confronti e dalla gente attorno. Cosa fare a questo punto? Ci sono momenti in cui veramente non so controllarmi e ho paura che possa essere la mia fine. In piu tutto questo ha influito sulla mia vita mondana, tendo ad abusare di alcool, ho disturbi gravi del sonno, ho totalmente perso la mia capacità di concentrazione ed ho assolutamente zero autostima.

Gentile Utente Psicologi Italia,

al di là della tipologia del pensiero che  lei esperisce mi sembra che prima di tutto lei sia in questo momento senza punti di riferimento con i quali confrontarsi ed essere sostenuti.

Quella tipologia di pensiero purtroppo è molto comune ma non per questo lei deve "permettergli" (al pensiero) di porsi come capitano e punto di riferimento per lei. Se così  fosse il pensiero non le permetterebbe di vedere bene i suoi obiettivi (che da quello che dice lei aveva e che adesso sono annebbiati). In questo momento prima cosa da fare è trovare un punto di riferimento.

Cordialmente