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Dott.ssa Elena Crippa

Psicologa

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Bimba 3 anni e mezzo con ipermetropia grave

Buona sera, 4 mesi abbiamo scoperto insieme ad uno specialista che la bimba ha una ipermetropia grave. Lo specialista mi ha chiaramente detto che la bimba non vede. Grace va all asilo da quando aveva 7 mesi ieri sono stata convocata ai colloqui con le Maestre, che ovviamente sono state aggiornate tempestivamente della problematica subito dopo la visita agli occhi. Bene, mi hanno mostrato dei disegni della bimba che sono praticamente scarabocchi veri e propri, continuando a dirmi che la bambina non segue i comandi richiesti dalle maestre, come sedersi e rispettare le regole. Mi hanno ripetutamente detto che la bimba è troppo “bimba” facendomi capire che è indietro. Ho ribadito, per l'ennesima volta, ciò che mi ha riportato lo specialista, spiegando anche che la bimba che indossa gli occhiali senza toglierli mai, non ha neanche raggiunto i gradi perché è un lavoro che viene svolto con i suoi tempi. Hanno addirittura messo in dubbio il parere del dottore in questione. Mi hanno detto: prova a chiederle di prenderti un pupazzo è così ho fatto, la bambina me l ha portato, anche se l’ho ingannata dicendole che le avrei la cioccolata. Che sia pigra, ok. Ma che non sappia ascoltare, non lo riscontro. Ora sono nel buio più totale. In questi mesi non ha fatto un minimo di progresso per quanto riguarda i disegni e l'apprendimento su tutto ciò che è il mondo visivo… mi chiedo, sono io che sbaglio? È giusto che un genitore si metta in discussione? Cosa posso fare per rendere migliore il percorso di Grace? Grazie e scusate per il papiro lunghissimo

Buongiorno Maria, 

la genitorialità è un percorso pieno di emozioni positive e negative che porta molte volte a  mettersi in discussione, avere dubbi, non sentirsi capaci, soprattutto davanti a delle situazioni difficili. Inoltre, l'ambiente che lei descrive non aiuta. 

Il sostegno psicologico potrebbe aiutare: dedicarsi uno spazio tutto per sè è molto importante per soffermarsi sul riconoscimento delle proprie emozioni. Ciò permette di ridurre la sofferenza emotiva ed allontanarsi dai pensieri più disfunzionali che potrebbero influire negativamente sul giudizio di se stessi e sulle future decisioni. 

Un caro saluto

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Dott.ssaElena Crippa

Psicologa - Monza e della Brianza

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