Dott.ssa Elisa Danza

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Dott.ssa Elisa Danza

psicologo e psicoterapeuta psicodinamica

Come posso aiutare mia figlia ad uscire dal guscio

Mia figlia ha 14 anni, da circa 2 anni suo padre si è trasferito alle Baleari. La separazione era già nell’aria da tempo pur avendo avuto solo un anno prima un’altra bambina che a oggi ha 3 anni. La mia grande ha iniziato a cambiare in prima media ha cambiato scuola e in questa nuova classe ha iniziato ad isolarsi, la cosa è stata un crescendo molto lento, è stato un sono stanca, non mi va è così via. Insomma non esce mai non vede nessuna amica se non raramente è stata 3 mesi da suo padre e non voleva neanche uscire per andare al mare se non costretta. Quando ho raggiunto lei e suo padre con la più piccola ( perché pur separati per amore delle ragazze abbiamo pensato fosse carino passare del tempo tutti insieme) comunque non voleva mai uscite con noi. È molto aggressiva e scostante sempre chiusa in camera al buio. Ha iniziato da pochi giorni le superiori e oggi nuovamente le ho chiesto se ha stretto amicizia, la sua risposta è stata “ non voglio “! Sono asociale io voglio stare sola. Sono molto preoccupata spesso è molto aggressiva anche con sua sorella e dispettosa arrogante e mi spiace dirlo cattiva ! Ride se vede sua sorella pingere per un dispetto che lei stessa le ha fatto ma sopratutto non le si può fare un rimprovero che dice: E colpa mia è colpa mia .... e fuori controllo! E io sono preoccupata molto preoccupata.

Buongiorno Ramona

il periodo che sta attraversando sua figlia (e di conseguenza anche lei, come madre), è piuttosto complicato. Sua figlia ha un'età particolare e credo si senta "persa". immagino e comprendo perfettamente la sua preoccupazione. Lei come mamma si trova in difficoltà e non sa come affrontare la sua "bambina", che "bambina" ormai non è più. Questo incide fortemente sull'atteggiamento di sua figlia. Anche i cambimenti familiari avvenuti nel giro di pochi anni, possono averla destabilizzata. In questi casi i genitori si sentono impotenti e spaventati. Cerchi di stare accanto a sua figlia, senza essere intrusiva; si metta in una posizione di ascolto e sia attenta, non solo a ciò che dice, ma anche (e soprattutto) a ciò che non dice.

Sarebbe opportuno che sua figlia intraprendesse un percorso terapeutico, per poter fare in modo che ciò che la affligge, possa essere verbalizzato e compreso. Essendo "grande", diventa complicato obbligarla a fare un percorso, ma sarebbe opportuno poter fare in modo che capisca che lei è preoccupata e che questo potrebbe essere un aiuto. 

Rifletta sulle mie parole

Auguro con tutto il cuore buona fortuna

Dott.ssa Elisa Danza