Dott.ssa Elisa Danza

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Dott.ssa Elisa Danza

psicologo e psicoterapeuta psicodinamica

Come educare al meglio mio figlio?

Sto avendo dei problemi con il mio bambino. Lui ha 4 anni e noto che spesso è molto nervoso.
Io lavoro tutte le mattine quindi lo affido ai miei genitori che se ne occupano.
La mattina lo lascio lì molto presto e poi viene accompagnato all’asilo. È un bambino molto vivace ma anche molto testardo.
Quando gli viene spiegato il perché non può fare una determinata cosa inizia a farla lo stesso, guardandoci con sfida e subito si innervosisce e inizia a fare i dispetti. Quando viene rimproverato (solo in situazioni necessarie) arriva addirittura a gridare e ad essere violento con me. Piange, tira pugni e inizia a mordersi le mani. Subito cerco di calmarlo, cerco di capire come non farlo arrivare a questo punto.
So che è un bambino di soli quattro anni però ogniqualvolta gli viene chiesto di fare qualcosa anche la più semplice (es mettiamoci le scarpe e usciamo oppure mettiamoci il pigiamino) diventa una sfida. Dice sempre di no e non vuole collaborare in nulla, io cerco sempre di essere presente di coccolarlo di giocare con lui ma sono certa che c’è qualcosa di sbagliato, c’è qualcosa che non sto facendo.

Carissima Valeria

Lei non sta sbagliando nulla. Mi spiego: suo figlio sta "mettendo alla prova" l'adulto. Questo non è negativo, è impegnativo, ma non errato. Suo figlio sta mostrando di avere idee differenti dalle sue e le manifesta, in maniera molto decisa, perché sta "formando" la sua identità. Il ruolo genitoriale è fondamentale, per fargli comprendere che ci sono delle regole e dei limiti che vanno rispettati. Bisognerebbe "rispondere", alle sfide di suo figlio, con fermezza e determinazione, senza rabbia. Anche se complicato, si dovrebbe arrivare ad un compromesso, senza lo scontro o la discussione.

In conclusione, nè lei nè suo figlio state sbagliando. Lei da un limite, suo figlio cerca di superare tale limite, per vedere quanto "può decidere" e quanto l'adulto "riesce a reggere" senza rabbia, la sua oppositività. È un momento e passerà se, come adulto, "terra duro" e darà dei limiti che, nonostante possa sembrare che suo figlio non li voglia, li desidera e ne ha estrema necessità, per poter crescere.

Auguro con tutto il cuore buona fortuna

Dott.ssa Elisa Danza