Tradimento
Il mio compagno ha una relazione parallela da tempo ma vive ancora con me e la famiglia. Ha un rapporto freddo e distaccato e io ne soffro molto. Ho figli e cerco di mantenere la calma ma mi sento sola e confusa. Vorrei consigli su come proteggermi emotivamente in questa situazione
Gentile Amelia,
le sue parole fanno emergere una sofferenza silenziosa, quella che si vive quando tutto continua a scorrere in superficie (la casa, i figli, la quotidianità) ma dentro si è fermi in un luogo sospeso, dove si fatica a capire cosa è vero e cosa invece è solo apparenza.
Quando una relazione resta in piedi accanto a una vita parallela, può insinuarsi dentro di noi un senso sottile di disorientamento: non tanto per ciò che l’altro fa, ma per come noi ci sentiamo nel non sapere più dove metterci, né come esistere in quel legame senza perderci.
Le domando: suo marito è consapevole che lei è a conoscenza di questa relazione? Se sì, come avete maturato la decisione di continuare a vivere insieme? Quali elementi vi hanno portati a questa scelta? E' stata condivisa? In questo sforzo di “tenere insieme”, cosa sta tenendo in piedi davvero? E a che prezzo, per lei? Quanto spazio c’è ancora, in questa relazione, per la sua voce autentica? E se non potesse più far finta, cosa verrebbe fuori davvero?
A volte ci si protegge cercando di restare calmi. Spesso, quando ci troviamo in relazioni in cui il legame affettivo è diventato freddo, possiamo iniziare a dubitare della nostra percezione, a mettere da parte i nostri bisogni per evitare altri conflitti. Ma altre volte la vera protezione nasce dal concedersi di guardare con lucidità ciò che fa male, e domandarsi: “Sto resistendo... ma per chi sto smettendo di sentirmi viva?”
La invito a riflettere su una domanda che, con delicatezza, può aprire uno spazio interiore: in questo momento della sua vita, cosa significherebbe per lei proteggersi davvero? Non solo sopravvivere alla situazione, ma riconoscersi come persona viva, che sente, che merita rispetto.
Ci sono momenti in cui non servono soluzioni immediate, ma uno spazio sicuro dove rimettere ordine nei pensieri e riconoscere ciò che ancora può essere scelto, anche quando sembra che tutto ci stia scegliendo al posto nostro.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili, un caro saluto
E.S.