Vorrei avere un maschietto, ma ho il terrore.. che fare?

buongiorno ho 40 anni e ho due bellissime bimbe di 6 e quasi 4 anni. nel 2009 ho perso un bimbo al 7 mese di gravidanza dopo un mese di ricovero e di varie torture, ho avuto un cesareo e il giorno dopo è morto. a distanza di 6 mesi sono rimasta incinta della seconda figlia che ho. le mie gravidanze non sono state una passeggiata. la prima gravidanza andata bene fino al nono mese, al momento del parto ho avuto una lenta emorragia per incompetenza del per incompetenza del ginecologo di turno e ho rischiato di morire , ho avuto 3 sacche di sangue per trasfusione. subito dopo sono rimasta incinta del maschietto che ho perso come ho detto al 7 mese di gravidanza e dopo 6 mesi sono rimasta incinta della femminuccia, dove è andato tutto bene, ma ero carica di paura e di ansia. tanto è vero che dopo il parto a distanza di 8 mesi avevo ansia a mille a tacchi di panico con la psicoterapeuta ne sono per fortuna uscita fuori e in breve tempo. ovviamente il bimbo perso è sempre nei miei pensieri. mi chiedo a distanza di 4 anni dall'ultima gravidanza sono combattuta nel provare ad avere un bimbo, ad avere un maschietto. mio marito non ci pensa proprio...io ci sto male, ma se poi penso che lui mi possa dire ok proviamo ..mi spavento sento di non farcela. a volte vorrei a volte no..il tempo passa..conto i mesi ..gli anni..l'orologio biologico..e quindi discussioni anche con mio marito. tutto questo va avanti da quasi due anni...perché sento queste sensazioni cosi' contrapposte? grazie

Cara Elisabetta,

la sua lettera è molto toccante, ha subito un'esperienza traumatica che la continua a segnare, impedendole una piena serenità sia come madre, come moglie e come donna. Penso che dovrebbe affrontare questa ferita e dopo decidere su un'altra gravidanza. Sono tanti gli spunti che offre nella sua lettera, tutti mostrano come il suo dolore sia grande e forse le persone intorno a lei non ne percepiscono tutte le sfaccettature.

Le consiglio di parlare con qualcuno esperto nel trattamento dei traumi psicologici.  Intanto posso dirle che non è lei che non va bene ma è quello che le è successo che non va bene, la sua paura e il suo dolore sono normali ma debbono comunque essere elaborati e diventare meno disturbanti.

Le auguro tanta serenità

domande e risposte articoli pubblicati

Dott.ssaEmanuela Boille

Psicologo Psicoterapeuta - Roma

  • Stress e disturbo post-traumatico
  • Consulenza Psicologica e Psicoterapia
  • Formazione sulla comunicazione, l'ascolto e la relazione
  • Orientamento scolastico e professionale
  • CTP - consulente di parte
  • Attacchi di Panico
  • Problemi di coppia
  • Problemi dell'infanzia e dell'adolescenza
  • EMDR
CONTATTAMI