Mio padre non accetta il mio ragazzo perchè straniero, che fare?

Salve, premetto che è la prima volta che entro e scrivo in questo sito. Ho letto alcuni articoli simili al mio caso ma non del tutto uguali da potermici rispecchiare pienamente. In breve io sto con questo ragazzo da due anni ormai e mio padre fin da subito non ha mai visto bene la relazione poichè lui straniero, nonostante gli sia capitato alcune volte di riconoscere appunto nel mio ragazzo delle ottime qualità come responsabile, gran lavoratore gentile ecc.. Ma da qui a due anni non lo accetta, lo tollera appena giusto per farmi felice, ma non mi fa felice! la famiglia del mio ragazzo è sempre stata gentile con me e mi hanno subito accolta come una di famiglia. Litigo spesso con mio padre perchè ha una mentalità chiusa non vedendo quanto io in realtà sia felice e maturata. Che devo fare??

Ciao Elena,

immagino la difficoltà che stai vivendo e il conflitto interiore che probabilmente vivi tra il desiderio di crearti progetti futuri, nuovi, di essere adulta (la coppia) e il bisogno di accettazione e riconoscimento da parte di tuo padre.

Non avendo sufficienti informazioni su di te e le tue dinamiche familiari, mi soffermerei sullo stile di comunicazione che probabilmente si innesca tra te e tuo padre.

Hai detto che “litighi spesso con tuo padre” per via della sua “mentalità chiusa”. La prossima volta che affronterete questo discorso con lui, prova a non arrivare allo scontro, non deve diventare una lotta di potere, nessuno deve imporre niente a nessuno. Prova ad accogliere senza giudizio ciò che tuo padre ti dice, chiedigli quali sono i suoi dubbi e le sue paure e parlagli di come ti fa sentire al riguardo questo suo atteggiamento, questo suo rifiuto.
Probabilmente non sarà facile e non otterrai nell'immediato la reazione da te sperata, ci vuole allenamento. All'inizio questo cambiamento nella comunicazione destabilizzerà entrambi ma mi auguro che con il tempo riuscirete a trovare un punto d'incontro.


Non abbiamo il potere di cambiare gli altri ma possiamo cambiare qualcosa in noi stessi che sia più in sintonia con quello che proviamo, con le nostre emozioni, con i nostri desideri e i nostri bisogni, e questo cambiamento "invita" l'altro a regolarsi in modo differente.

In bocca al lupo per tutto!

Un caro saluto.