Dott.ssa Federica Cosenza

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Dott.ssa Federica Cosenza

Psicoterapeuta, Psicologa, Sessuologa Clinica

Siamo fatti della stessa materia … dell'ansia: sei comportamenti che amplificano i sintomi ansiosi

Ho individuato, sulla base dei casi clinici che ho in trattamento, cinque comportamenti che possono peggiorare le cose:

1. L'ANSIA E' IL CONTROLLO: L'idea insana e non realistica di poter controllare tutto quello che mi accade intorno, porta ad un dispendio di energie enorme e la perdita della tranquillità. Accettare che una quota di imprevedibilità fa parte della vita stessa, consente di allentare la tensione e vivere in maniera commisurata rispetto alle nostre possibilità di determinazione degli eventi. Un esempio su tutti è quello relativo alle relazioni sentimentali: il controllo compulsivo del/della partner, sempre più sostenuto dai social network e tecnologie varie (doppia spunta blu, ultimo accesso … sono certa che i maniaci del controllo possono continuare la lista), amplifica esponenzialmente l'ansia d'abbandono che spinge a cercare conferme e rassicurazioni. Si attua così un circolo vizioso per cui quello che faccio per rasserenarmi, in realtà mi ingabbia ancora di più!

2. CONSIDERARE L'ALTERAZIONE DELLA PERCEZIONE: Lo sapete che l'ansia ci rende poco oggettivi? Il minimo sintomo fisico lo amplifichiamo, il dubbio che possa verificarsi qualcosa di terribile diventa per noi certezza, la credenza di non potercela fare si trasforma in una profezia che si auto avvera. Chiedere a qualcuno un parere esterno, permette di ridimensionare la visione catastrofica delle cose.

3. RIMUGINARE: Abbandonarmi ai pensieri ansiosi, rifiutandomi di vivere la mia giornata, ad esempio non andando a lavoro o dando buca all'amica che mi aspetta al cinema perché ho l'ansia, non è una mossa razionale. Lo stesso vale quando, invece di provare a distrarmi durante una serata tra amici, parlo in continuazione del problema che mi assilla. Concedi alla mente l'ossigeno di cui ha bisogno!

4. SPOSTARE IL FOCUS: Se invece di concentrarmi sul pensiero ansioso mi chiedessi perché sono ansioso? Un momento di introspezione profonda per capire cosa non sta funzionando, è la prima mossa per stare meglio. Il vero segreto è che quando impariamo ad ascoltarci, l'ansia non ha più motivo di tormentarci. Immaginiamo i sintomi ansiosi come la sveglia che suona la mattina, una volta svegliati, riusciamo a disattivarla!

5. VIVERE IL PRESENTE: La tua vita è ora, in questo istante. Non esiste possibilità di controllare il futuro perché il futuro, per sua definizione, non esiste ancora! Va bene progettare e avere obiettivi, tuttavia gli imprevisti esistono e dobbiamo imparare ad avere l'elasticità mentale per accedere alle nostre risorse di riadattamento, qualora gli eventi dovessero modificarsi! Quando e se un problema imprevedibile si verificherà, allora mobiliterò tutte le mie risorse per affrontarlo!

6. RAL-LEN-TA-RE: Fare tutto di fretta quando non c'è bisogno di correre, non ha senso. Quando sali a piedi le scale mobili, chiediti dove stai andando. Quando mangi velocemente, chiediti se c'è motivo di non gustare quel momento. Quando fai più di due cose contemporaneamente, chiediti se riesci anche a respirare! Mantenere un atteggiamento frenetico immotivato, prosciuga le energie e aumenta la tensione muscolare, regalandoti a fine giornata, una serie di sintomi corporei dolorosi!

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