Dott.ssa Federica Leonardi

Dott.ssa Federica Leonardi

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Ho bisogno di aiuto

Salve, mi chiamo Tommaso e sono un ragazzo di primo liceo (classico) di Roma.
Sono sempre stato una persona insicura, con poca autostima e "poca voglia di vivere" come mi hanno più volte rimproverato i miei genitori. Sono un pigro, non mi piace la fatica e preferirei dormire piuttosto che uscire e fare una corsa (come mi ripetono sempre i miei).
Fin da piccolo sono sempre stato messo fra i bambini "non-fighi" o perlomeno io mi sono sempre considerato uno di loro. Per far capire meglio, con "non-figo" intendo un ragazzo che non corrisponde ai canoni prestabiliti (solitamente definiti indirettamente dalle ragazze o da internet), come secchioni, nerd, bambinetti ecc.
Quando ho iniziato il liceo ho sperato che avrei potuto creare una nuova immagine di me, una che non fosse allontanata dagli altri con l'etichetta "debole". Poi però la mia inesperienza nell'usare i social media (i miei genitori non mi hanno mai consentito di usare telefoni, videogiochi o computer e anche quest'anno si sono convinti solo con molta difficoltà che fossero necessari per la Didattica a Distanza) mi ha fatto commettere molte gaffe e sono stato classificato dai fighi che invece sapevano usare il telefono neglio di me come quello stupido, e ora in presenza vengo lapidato in continuazione per ogni cosa che faccio, dal mettermi a guardare un nido di uccelli al soffiarsi il naso. Piovono meme, insulti e battutine da parte di tutta la classe appena sbaglio una cosa, un comportamento non considerato figo e macio. E questa cosa succede in ogni gruppo di persone (non virtuali sia chiaro) nel quale mi inserisco.
-Perché? Sono sbagliato io? Come posso sapere cosa da fastidio di me agli altri?
-Come dovrei rispondere agli insulti?
-Come posso far cambiare l'opinione degli altri su di me, una volta che mi è stata attribuita un etichetta?
-infine, come posso cambiare me stesso verso una direzione migliore, se quella attuale fosse sbagliata?

Ciao Tommaso,

Mi dispiace molto per il disagio che provi. Mi sembra comprensibile che tu abbia tante domande e voglia di trovare delle risposte. Prova a parlare di ciò che provi e di come ti senti con i tuoi genitori e chiedi loro un aiuto. Se invece ti senti pronto a prenderti cur di te, come è giusto che sia, e vuoi davvero trovare delle risposte valide, concrete e serie alle tue domande, allora chiedi ai tuoi genitori di cercare un professionista che possa aiutarti. Se hai bisogno sono qui.

Dott.ssa Federica Leonardi