Circolo vizioso dieta-autostima-disturbi alimentari

Salve,
ormai da più di un anno seguo una dieta ipocalorica, seguita da un nutrizionista, a seguito della quale ho perso quasi 20kg. A settembre 2017 mi sono trasferita all'estero; inizialmente forza di volontà e motivazione erano ancora molto alte e la dieta unita allo sport ha continuato a dare i suoi frutti. In seguito, anche a causa di cambiamenti di abitudini, orari di lavoro e stress, mi sono lasciata andare e tra alti e bassi dei 20kg persi ne ho rimessi 7. Il problema che riscontro è che non si tratta di semplice mangiare di più, aver interrotto l'attività fisica e di conseguenza preso nuovamente kg: la questione è più complessa perché il senso di "fallimento" che sento per non essere riuscita a raggiungere l'obiettivo invece di incoraggiarmi a proseguire mi spinge ad abbuffarmi e si instaura il circolo vizioso per cui "sono grassa perché mangio, continuo a mangiare perché ormai è troppo tardi, non mi piaccio perché sono grassa, mangio perché non mi piaccio".
Probabilmente il tutto è anche dovuto da un problema medico di fondo di carattere ormonale che comunque sto iniziando a seguire.
Ovviamente l'umore è costantemente cattivo, se non nel breve periodo successivo a un allenamento. Come uscirne? Vi ringrazio in anticipo!

Salve Veronica,

paradossalmente tutte le diete funzionano ma nessuna è davvero efficace quando si innescano dei processi spontanei in noi che non ci permettono di arrivare al peso desiderato e di raggiungere degli obiettivi prefissati. Quando il cibo non è semplicemente nutrimento ma diventa una “soluzione” automatica messa in atto per fronteggiare una diversa serie di fattori stressanti personali, familiari, relazionali, ambientali allora è il momento di agire per riprendere in mano il proprio benessere psicofisico!...La modalità dipende da "come funziona" questo circolo vizioso (al di là degli aspetti medici, nutrizionali). Al posto della percezione di un fallimento, sarebbe a volte più opportuno sostituire la sensazione di una difficoltà che da soli non riusciamo ad affrontare ma dalla quale possiamo apprendere qualcosa: i nostri limiti, punti di debolezza. Accanto a quest'ultimi vi sono poi quelli di forza e le risorse che hai e che puoi sfruttare per risollevarti. Immagina il tuo obiettivo che si compone di sotto_obiettivi, e questi a loro volta, composti da altri obiettivi più piccoli. Immaginali su una linea del tempo (esempio, il più piccolo obiettivo è perdere 1 Kg). Vedrai che sarà sicuramente più facile e avrai la possibilità di gioire al raggiungimento di questo primo step, prezioso per l'arrivo alla meta finale!

Rimango disponibile per dubbi o ulteriori domande.

Cordiali saluti